(di Giorgio Gosetti) Passate le feste la grande distribuzione cinematografica torna ad essere monopolio del pubblico adulto e di quello dei teenager: due fronti su cui si gioca, settimana dopo settimana, il primato al box office. - THE COUNSELOR - IL PROCURATORE di Ridley Scott con Michael Fassbender, Brad Pitt, Cameron Diaz, Penélope Cruz, Javier Bardem, Dean Norris. Di mestiere fa l'avvocato, ma ha il gusto del denaro facile e delle frequentazioni non proprio trasparenti. Se poi vuoi cercare il colpo della vita quando hai una nuova fidanzata e lavori a cavallo tra gli Stati Uniti e il Messico, devi essere pronto a brutte sorprese. Ma l'avvocato protagonista di questo intricato thriller che vede l'esordio di Cormac McCarthy come sceneggiatore decide di rischiare comunque, affidandosi a un mediatore di dubbia fama e a un finanziatore che oscilla tra manie di grandezza e paure infantili. Non sa però che, a caccia di un bottino di 20 milioni di dollari, innesca un meccanismo infernale che sembra una bomba a orologeria. E non sa che sono le donne a reggere il gioco... Cast all star, critiche divise in patria, fastosa anteprima italiana al Noir in Festival di Courmayeur, grande clamore rispetto alla sceneggiatura "d'autore" che Einaudi pubblica in contemporanea. Adesso il verdetto passa al pubblico, ma Ridley Scott si conferma indiscusso maestro del noir contemporaneo. - LA MIA CLASSE di Daniele Gaglianone con Valerio Mastandrea e attori non professionisti. Una troupe cinematografica entra in una scuola di immigrati che apprendono l'italiano e la cultura occidentale. Mastandrea si cala nei panni di un appassionato maestro e gli allievi aprono lo scrigno delle loro storie e delle loro vite. Ma ben presto la vita si prende la rivincita spiazzando regista e attore. Quale sorte avrà il film scritto sulla carta e stravolto dalla realtà? Presentato alla Mostra di Venezia (Giornate degli autori), applaudito all'estero, il nuovo film di Daniele Gaglianone, forse il suo più ambizioso, affonda le radici in una vera scuola della periferia romana e riproduce storie che commuovono, fanno sorridere, suscitano interrogativi. E' un'autentica sorpresa. - NEBRASKA di Alexander Payne con Bruce Dern, Will Forte, Bob Odenkirk, Stacy Keach, Devin Ratray, Rance Howard. Un vecchio ubriacone riceve nella sua baracca di montagna la notizia di aver ricevuto un premio da ritirare all'altro capo dell'America. Decide di farsi accompagnare dal figlio con cui da anni non riesce ad avere un rapporto normale. E in quel viaggio ciascuno dei due riscopre l'altro. Premiato al festival di Cannes per l'appassionante interpretazione di Bruce Dern, amato dai critici per il sottile equilibrio con cui coniuga commedia, dramma e racconto di formazione, il nuovo film del poliglotta Payne (grande appassionato di cultura italiana) è un piccolo gioiello del cinema indipendente americano che negli scorsi anni latitava. - ANITA B. di Roberto Faenza con Eline Powell, Robert Sheehan, Antonio Cupo, Nico Mirallegro, Andrea Osvart. Una giovane ungherese, reclusa nei lager nazisti e miracolosamente sfuggita all'Olocausto, cerca di rifarsi una vita e di ritrovare amicizie tra coetanei e testimoni di quell'orrore che tutti sembrano voler rimuovere e dimenticare. La ragazza fa invece una scelta diversa e dolorosa. Il regista di "Jona che visse nella balena" ritorna ai suoi temi più cari con un'opera intensa e dura tratta dal romanzo di Edith Bruck che quella sorte visse sulla sua pelle. E rivela una giovane protagonista di formidabile intensità, Eline Powell. - C'ERA UNA VOLTA A NEW YORK di James Gray con Marion Cotillard, Joaquin Phoenix, Jeremy Renner, Angela Sarafyan, Antoni Corone, Dylan Hartigan. Una ragazza si imbarca sul transatlantico della fortuna che fa rotta per l'America. A bordo subisce violenze e umiliazioni che non può denunciare pena l'accusa di immoralità. Ma allo sbarco scopre che il marchio d'infamia l'accompagna comunque e finisce a degradarsi in una ostinata ricerca della felicità e del riscatto. Melodramma d'impianto classico che l'americano più europeo di sempre, James Gray, il film trae forza dalla sua ambientazione storica, dal piglio epico e dalla forza della protagonista, amatissima a Hollywood dopo il successo della biografia su Edith Piaf. Presentato allo scorso festival di Cannes. - LO SGUARDO DI SATANA - CARRIE di Kimberly Peirce con Chlo Grace Moretz, Julianne Moore, Alex Russell, Gabriella Wilde, Ansel Elgort, Judy Greer. Ragazza introversa e complessata, specie perché tutti deridono le sue facoltà psicocinetiche, Carrie cova rabbia e disagio finché un giorno non lo fa esplodere in tutta la sua devastante potenza, prendendo di mira la madre oppressiva e i compagni di scuola in un rogo purificatore e micidiale. Pedissequo remake dell'horror che consacrò il talento di Brian De Palma, il nuovo film non cerca l'originalità, bensì la potenza degli effetti speciali e dei colpi a sorpresa. nel cast, come sempre più spesso le accade, anche una Julianne Moore un tempo considerata reginetta del cinema d'autore americano. - ANGRY GAMES - LA RAGAZZA CON L'UCCELLO DI FUOCO di Jason Friedberg e Aaron Seltzer con Maiara Walsh, Cody Christian, Brant Daugherty, Alexandria Deberry, Lauren Bowles, Nick Gomez. Parodia goliardica di "Hunger Games" con una ragazza che si cimenta in una feroce gara di sopravvivenza in cui i premi sono di tipo alimentare. Come accade in questo genere di commedie fanno capolino anche i sosia di personaggi celebri della fantasy, a cominciare da quelli del "Signore degli Anelli". - THE UNKNOWN KNOWN di Errol Morris con Donald Rumsfeld. Un faccia a faccia di brutale intensità tra uno dei maggiori registi mondiali di documentario e l'ex segretario alla difesa dell'amministrazione Bush, il "duro" dei giorni della guerra in Iraq. Presentato alla Mostra di Venezia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA