Un concerto da vedere o un balletto da ascoltare, in ogni caso un doppio spettacolo: si può leggere anche così la 'Serata Stravinskij' andata in scena questa sera alla Scala, dove si ripeterà per altre cinque recite fino al primo marzo.
Da un lato il balletto Petruska nella coreografia di Michail Fokin del 1911, e Le sacre du printemps in quella di Glen Tetley del 1974; dall'altro, sul podio Zubin Mehta che così festeggia 55 anni di attività alla Scala. Sono questi gli ingredienti di una serata che il pubblico (fra cui sedevano anche Carla Fracci, Luciana Savignano e Roberto Bolle) ha apprezzato con nove minuti di applausi. Certo l'étoile, indubbia, è stato il maestro, che ha incassato una standing ovation ma applausi sono andato anche al cast di Petruska. L'applauso più grande è stato però quando alla fine si è riaperto il sipario e sul palco, insieme ai ballerini, si è visto Mehta, circondato da tutta l'orchestra.
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