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Maldestro, racconto i sentimenti umani

Maldestro, racconto i sentimenti umani

Dopo i premi conquistati a Sanremo, esce album I muri di Berlino

ROMA, 23 marzo 2017, 09:25

Claudia Fascia

ANSACheck

Maldestro - RIPRODUZIONE RISERVATA

Maldestro - RIPRODUZIONE RISERVATA
Maldestro - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Al Festival di Sanremo, dove ha conquistato il secondo posto tra le Nuove Proposte con Canzone per Federica, Maldestro ha fatto incetta di Premi, da quello della Critica al Lunezia, dal Premio Enzo Jannacci a quello di Assomusica. "Risultati immensi, soprattutto perché l'avevo preso come un gioco - racconta il giovane cantautore non rinunciando alla tipica ironia napoletana -. E' stato anche troppo. I premi fanno bene all'autostima, ma ora sono su uno scaffale a casa a prendere polvere. Io ero già concentrato sul mio lavoro discografico". Guai, dunque, a fermarsi sui risultati ottenuti.
Invece, pronti-via con un nuovo album: I muri di Berlino, in uscita il 24 marzo (Arealive/Warner).
"Che disco è? Un disco che parla di sentimenti, visti da diverse angolazioni. Rispetto al mio album precedente, mi rendo conto di essere meno arrabbiato, di avere uno sguardo più tenero anche se siamo sempre più ostaggi dell'individualismo che oggi è indice di isolamento, e in questo i social non aiutano". I muri del titolo "sono le nostre barriere, più interiori che fisiche.
Sono i muri che ci portiamo dentro, da quando siamo bambini e che non riusciamo a buttare giù. I miei? La paura, la pigrizia che non mi fa fare tante cose, la difesa a prescindere nel confronto con gli altri", racconta Maldestro che non dimentica però i muri fisici, drammaticamente attuali, e dedica Sporco clandestino ai migranti, visti dagli occhi di un bambino siriano. "Se penso alla mia infanzia, ricordo i carri armati in alcuni angoli delle strade di Napoli. Un'immagine destabilizzante che a me, che giocavo con i soldatini, riportava alla guerra. Chissà la paura che può avere un bambino che affronta un viaggio da clandestino", aggiunge il cantautore, all'anagrafe Antonio Prestieri, con un passato complicato - figlio di un boss che la madre ha portato lontano - dal quale vorrebbe una volta per tutte affrancarsi e al quale ha dedicato un verso dell'autobiografica Io non ne posso più ("Io non ne posso più/del giornalista che ancora mi chiede chi era mio padre").
"Si è già detto tutto sull'argomento, ne parlo nelle scuole e nelle università, ma mi dà fastidio che il tema, ormai da tre anni a questa parte, venga fuori quando si parla di musica, della mia musica".
Maldestro porterà i suoi muri di Berlino in tour da aprile.
"Sarà uno spettacolo tra musica, prosa, monologhi che racconti I muri di Berlino. Il teatro c'è sempre stato nella mia vita e sempre ci sarà, ma il mio sogno è anche quello di fare un film da regista: sono un amante del grande schermo". Intanto una delle sue canzoni, Abbi cura di te, è presente nella colonna sonora del film Beata Ignoranza, di Massimiliano Bruno, con Alessandro Gassmann e Marco Giallini. "Ho molti sogni, a mancarmi sono i cassetti dove riporli"

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