Mentre la Scala prepara
un'inaugurazione imponente, il 7 dicembre, con Don Carlo, grande
opera verdiana, Riccardo Chailly sul podio e una compagnia di
canto piena di stelle, Riccardo Muti dona a Milano un piccolo
grande gioiello come l'esecuzione della Norma di Vincenzo
Bellini in forma di concerto che ieri sera, alla Fondazione
Prada, ha commosso ed emozionato oltre 500 spettatori che hanno
applaudito con calore ed entusiasmo.
Tutti in piedi alla fine del concerto gli spettatori (accanto
a Miuccia Prada e Patrizio Bertelli il pianista Maurizio
Pollini, ma in sala c'erano, fra gli altri, anche Mario Monti e
il sindaco di Milano Beppe Sala), per tutti i protagonisti: il
soprano Monica Conesa (Norma), il mezzosoprano Eugenie Joneau
(Adalgisa), il tenore Klodjan Kaçani (Pollione), il basso Andrea
Vittorio De Campo (Oroveso), il soprano Vittoria Magnarello
(Clotilde) e il tenore Riccardo Rados (Flavio). E poi i
componenti del Coro del Teatro municipale di Piacenza, gli
strumentisti ("tutti poco più che ventenni" ha sottolineato
Muti) dell'Orchestra giovanile Luigi Cherubini, di cui il
Maestro è fondatore oltre che direttore musicale e artistico.
Ma soprattutto ogni spettatore si è emozionato per
l'esecuzione appassionata e coinvolgente con la quale Muti, pur
in assenza dell'azione scenica, ha saputo trasmettere tutta la
passionalità della tragedia romantica di Norma. Un'opera "dalla
melodia sublime e infinita", scrive lo stesso direttore nel
programma di sala, ma che "richiede purezza e nobiltà di
esecuzione, oltre che grande attenzione al fraseggio e al
tessuto orchestrale apparentemente semplice, ma
straordinariamente efficace nel sostenere e intrecciarsi alla
linea vocale".
Il tutto realizzato nel breve volgere di 11 giorni. Tanto è
durata l'edizione 2023 della collaborazione tra 'Riccardo Muti
Italian Opera Academy' e Fondazione Prada, inaugurata sabato 18
novembre con una lezione-concerto del Maestro dedicata a
quest'opera "che ho scelto - afferma - per porre l'attenzione
sul mondo belcantistico belliniano che la Norma rappresenta nel
modo più assoluto". La seconda edizione della collaborazione tra
Muti e la Fondazione Prada cadrà nel 2025, con il Don Giovanni
di Mozart.
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