I Sonetti di Michelangelo Buonarroti
scelti e musicati in lingua italiana, entrambi per voce
maschile, da Benjamin Britten e Dmitrij Shostakovich. A riunirli
è il Cd della Brillient Classics ''Britten Shostakovich - Music
based on texts by Michelangelo'', nato dalla passione di tre
artisti, il tenore inglese Mark Milhofer interprete di
riferimento del repertorio vocale di Britten, il basso Mirco
Palazzi basso che ama spaziare dal belcanto fino al Novecento, e
il pianista Marco Scolastra, dedito al repertorio del Novecento
musicale e del XXI secolo. Il lavoro - registrato nel 2023
nell'Auditorium di Foligno - offre l' occasione di un ascolto
inconsueto, confronto fra due grandi personalità musicali del
Novecento. Tra i circa trecento Sonetti composti da Michelangelo
Buonarroti (1475-1564), sette sono stati scelti da Britten
(Seven Sonnets of Michelangelo op. 22 per tenore e pianoforte,
1940) e undici da Shostakovich (Suite su versi di Michelangelo
Buonarroti op. 145 per basso e pianoforte, 1974).
Ha soli 27 anni Benjamin Britten (1913-1976), quando nel
1940 compone i Seven Sonnets negli Stati Uniti, dove si era
trasferito all'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Ad
accomunare la scelta dei versi è il tema dell'amore fisico e
spirituale. La dedica, To Peter, ovvero il tenore Peter Pears,
suo compagno di vita e interprete prediletto della musica del
compositore, evidenzia l'aspetto intimo e privato del lavoro,
che venne eseguito per la prima volta in pubblico il 23
settembre 1942 alla Wigmore Hall di Londra. Shostakovich
(1906-1975) compose invece negli ultimi mesi di vita, nel 1974,
la Suite, eseguita per la prima volta il 23 gennaio 1975, sette
mesi prima della sua scomparsa. A dare un primo spunto alla
composizione fu proprio l'ascolto, a Mosca nel 1966, dei Seven
Sonnets di Britten cantati da Pears.Dedicata alla moglie Irina
Antonovna, l'op. 145 seleziona undici sonetti del grande
artista, anteponendo a ognuno un titolo di propria scelta e
impaginandoli secondo una personale successione e virando verso
una riflessione, dolorosa, sulla morte che, malato di cuore,
sente avvicinarsi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA