(di Francesco De Filippo)
Prescindendo dalla musica, a
Matteo Mosolo e Flavio Zanuttini va fatto onore al coraggio:
interpretare Charles Mingus è una scelta e una ambizione che
oscillano tra l'incoscienza e la presunzione. Non solo perché
Mingus è considerato il miglior contrabbassista della storia del
jazz, e il più vulcanico, pazzo, ribelle e contraddittorio; e
nemmeno per la furia che animava la sua musica. Ma anche perché
farlo con solo due strumenti - per giunta contrabbasso (Mosolo)
e tromba (Zanuttini) - rasenta una missione impossibile. Invece
il concerto riscuote successo tra il pubblico specialistico.
"Half Black Half White Half Yellow" è stata chiamata la
serata al Knulp, organizzata dal Circolo del Jazz Thelonius. Che
poi è anche il nome della suite in nove movimenti composta da
Modolo proprio per celebrare la musica e la figura di Mingus. Il
grande jazzista portava in se tutti questi "colori": padre
mulatto nato da un nero e da una svedese, madre metà cinese e
metà pellerossa. "Troppo bianco per essere nero, troppo nero per
essere bianco", come diceva per spiegare il doppio razzismo nei
suoi confronti.
Ottimi musicisti Mosolo e Zanuttini; il primo intesse ricami
armonici e complessi giri di basso; il secondo, alla continua
ricerca di un suono e una poetica personali, straccia dalla
tromba scrosci e screzi e graffi che rimandano alla rabbia di
Mingus quando fu cacciato dall'orchestra dove si suonava
classica, musica per bianchi. A lui, "negro", aprioristicamente
e geneticamente proibita. E Modolo ha composto (ed eseguito)
"Too black for Beethoven". Mingus a quel punto abbandonò il
violoncello per imbracciare il contrabbasso, e dopo anni, truffe
subite e mortificazioni varie, divenne Mingus.
Modolo e Zanuttini - nominato tra i migliori trombettisti
d'Italia secondo la rivista Musica Jazz - ripercorrono
musicalmente la vita del genio americano, soffrono con lui tra
le note sanguinanti di malinconia e dolore dedicate alla
prematura morte di un altro musicista di colore, Eric Dolphy. E
commemorano la singolare morte di Mingus, causata da una forma
di Sla, in Messico, il 5 gennaio 1979, a 56 anni. Più di
qualcuno intessé una leggenda sul fatto che mentre moriva, poco
distante, proprio 56 capodogli morivano spiaggiandosi. Modolo ha
chiamato il brano che celebra la morte del genio, "A beach full
of whales".
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