Un viaggio nella stupefacente
"visione" di due grandi artisti contemporanei, tra suggestioni
imprevedibili e affascinanti enigmi: al Teatro dell'Opera di
Roma si celebra l'incontro tra Alexander Calder e William
Kentridge in un sorprendente dittico in scena dal 10 al 15
settembre. Sul palco una creazione inedita, che unisce lo
storico "Work in progress" di Calder, ispirato ai suoi celebri
"mobiles" e rappresentato al Costanzi l'11 marzo del 1968, al
nuovo lavoro di Kentridge, "Waiting for the Sibyl", pensato
proprio come "risposta" allo spettacolo dell'artista
statunitense. Un'occasione unica per allargare i confini del
teatro musicale aprendosi all'arte ma soprattutto per rivivere
un grande evento, anche grazie alla presenza di Filippo
Crivelli, che 51 anni fa prese parte allo spettacolo di Calder e
che oggi lo cura per questa ripresa. Per il suo dialogo
privilegiato con Calder, Kentridge sceglie invece di partire dai
frammenti di carta e dal mito della Sibilla Cumana.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA