Performance che arrivano fin sotto
casa degli spettatori, corpi racchiusi in teche, coreografia
ispirate dai movimenti collettivi degli animali, riallestimenti
site specific, artisti nazionali e internazionali. Torna dall'8
giugno al 15 luglio Fuori Programma, sesta edizione del festival
internazionale di danza contemporanea diretto da Valentina
Marini che agli spettacoli aggiunge gli incontri con gli autori,
residenze creative, laboratori e progetti speciali.
Prodotto da European Dance Alliance/Valentina Marini
Management in collaborazione con Teatro di Roma e Teatro
Biblioteca Quarticciolo, il festival anche quest'anno si divide
in due: al quartiere Quarticciolo fino al 4 luglio e all'Arena
del Teatro India fino al 15 luglio. E come tema sceglie la
"Geografia delle relazioni", per ragionare sui valori che il
tempo della pandemia ha rivelato indispensabili per ripensare il
nostro futuro: l'inclusività, la condivisione, la diversità, la
cooperazione.
A partire dall'apertura con Tempi Moderni - La commedia
rivista, progetto ideato nel 2020 dal coreografo Roberto
Castello e promosso dall'associazione Aldes in risposta alla
chiusura dei teatri, che porta le performance direttamente sotto
casa e per l'occasione presenta in anteprima Un Dante corretto
bravo grazie, conferenza-spettacolo dadaista, irriverente e per
niente accademica sull'Inferno di Dante a 700 anni dalla morte
del Sommo Poeta. Ma c'è anche MAD, progetto site specific di
Balletto Civile; lo spagnolo Marcos Morau, fondatore della
acclamata La Veron, con la prima assoluta di Simulacro,
coreografia site specific con Spellbound Contemporary Ballet. E
poi i quattro pezzi di Corpi/Bodies di Diego Tortelli e
Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto. Non mancherà un
ricordo del coreografo e regista brasiliano recentemente
scomparso, Ismael Ivo.
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