l Faber, il cantautore degli emarginati, dei ribelli e delle prostitute, il poeta di Genova e del suo mare.
Dall'altra parte, il mitico numero 11 del Cagliari (dopo di lui mai più nessuno ne ha indossato la maglia).
O, come
lo ribattezzò Gianni Brera, Rombo di tuono, il campione d'Europa
nel 1968 e vice campione del mondo con gli Azzurri a Messico
1970. Sono Fabrizio De André e Gigi Riva, insieme per la prima
volta in teatro. Ovvero gli "Amici fragili", come il titolo del
nuovo spettacolo di Federico Buffa, il volto di punta di Sky che
ha "osato" portare il calcio fino in teatro e farne un'epopea,
pronto al debutto in prima nazionale dall'1 al 5 dicembre al
Massimo di Cagliari (anteprima il 30 novembre al Verdi di
Sassari), per poi partire in tournée fino ad aprile (con tappe
anche a Torino, Bologna, Genova, Milano, Padova, Brescia).
Diretto da Marco Caronna, che torna sul palco insieme a Buffa
anche in veste di musicista (chitarre, voci, percussioni)
insieme ad Alessandro Nidi (pianoforte, tastiere), "Amici
fragili" è il racconto di un incontro tra due anime solitarie e
profondissime.
È il 14 settembre del 1969 dopo una partita a Genova di un
Cagliari che proprio quell'anno avrebbe vinto l'unico, storico
scudetto. Gigi Riva va a trovare Fabrizio De André a casa.
Sembra un incontro tra due mondi lontanissimi. E invece, nel
silenzio che caratterizza la prima parte della serata, scorrono
i pensieri di due randagi che, in campi e modi diversi, hanno
sempre scelto di stare dalla parte degli altri randagi. E che
hanno molti punti di contatto, a partire dall'amore per la
Sardegna.
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