Da San Francesco tra Simone Cristicchi e Ascanio Celestini ai poeti che ci insegnano la vita con Toni Servillo. Sono alcuni degli appuntamenti teatrali in scena nel prossimo weekend.
BRESCIA e SPOLETO (PG) - Francesco il rivoluzionario, l'estremista, l'innamorato della vita. Il folle che vedeva la bellezza in ogni persona e animale, nel sole, nella morte, nella terra su cui camminava. Così Simone Cristicchi debutta in prima nazionale al Teatro Sociale di Brescia con Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli, spettacolo scritto con Simona Orlando e cucito intorno alle canzoni inedite firmate insieme ad Amara.
Ma all'alba degli 800 anni dalla morte del Santo di Assisi, che si celebreranno nel 2026, questo weekend il Nuovo Menotti di Spoleto accoglie l'anteprima di Rumba, sottotitolo L'asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato, ovvero il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini dedicato al ragazzi che scelse di servire i poveri e che a Greccio creò il primo presepe vivente. Fino al 13 novembre; e il 10 novembre.
MILANO - Dopo il tutto esaurito della scorsa stagione, Toni Servillo al Teatro Strehler del Piccolo riprende il viaggio nella poesia occidentale di Tre modi per non morire, Baudelaire, Dante, i Greci. Scritto da Giuseppe Montesano, il testo è un viaggio teatrale à rebours attraverso tre momenti in cui alcuni poeti ci hanno insegnato a cercare la vita. Dall'8 al 12 novembre.
MILANO - Andrée Shammah torna a Molière e dirige Il misantropo, al Franco Parenti, con Luca Micheletti nei panni di un Alceste in costume scuro al centro di un mondo popolato da personaggi vestiti in colori pastello. A raccontare la "disperata vitalità" di un uomo solo davanti al potere e ai benpensanti. Un uomo folle deriso dalla società, ma in realtà l'unico capace di cogliere la follia di chi lo circonda. Dall'8 al 13 novembre.
NAPOLI - La lingua, la musica, e la cultura Yiddish, quell'inafferrabile miscuglio di tedesco, ebraico, polacco, russo, ucraino e romeno. Ma anche la condizione universale dell'ebreo errante, il suo essere senza patria sempre e comunque. Moni Ovadia approda al San Ferdinando con il suo Oylem Goylem: un collage di canti, storie, aneddoti e citazioni, tra umorismo e chiacchiere, interamente dedicato a quella parte della cultura ebraica di cui lo Yiddish è la lingua e il Klezmer la musica. Con la Moni Ovadia Stage Orchestra. Dal 10 al 12 novembre.
ROMA - Dopo le anteprime al Teatro Olimpico di Vicenza nella rassegna I classici, debutta al Parioli Bellezza imperfetta - fra vacche e stelle, prima opera teatrale scritta e interpretata da Diego Dalla Palma. Un viaggio nella storia imperfetta della sua vita, per portare in scena quella che lui, icona di stile, chiama "la bellezza scomoda". Con Vera Dragone. Regia Ferdinando Ceriani. L'11 e 12 novembre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA