"Con grande dispiacere devo
rinunciare per improvvisi e gravi motivi familiari all'impegno
della direzione musicale dell'opera "Die Liebe der Danae" in
programma nel mio amato Teatro Carlo Felice di Genova". E'
l'avvio della lettera che ieri pomeriggio Fabio Luisi, direttore
onorario del Carlo Felice ha recapitato alla sovrintendenza del
Teatro genovese. Una rinuncia improvvisa e drammatica mentre le
prove sono già in corso sotto la guida del suo assistente
Michael Zlabinger, al quale a questo punto è stata affidata la
direzione ufficiale. Questa mattina il sovrintendente Claudio
Orazi ha aperto così, con la lettura della lettera di Luisi la
conferenza stampa di presentazione dell'opera che lo stesso
Luisi aveva caldeggiato e che era nelle sue corde, essendo lui
indubbiamente fra gli interpreti più profondi del complesso
teatro di Strauss. "Die Liebe der Danae", commedia in tre atti
su libretto di Joseph Gregor, andrà in scena il 6 aprile e sarà
replicata altre tre volte fino al 16 aprile. La regia sarà di
Laurence Dale che con lo stesso costumista e scenografo Gary
McCann nel 2023 aveva firmato la bella edizione di "A Midsummer
Night's Dream" di Britten. "Die Liebe der Danae" non è mai stata
rappresentata a Genova. Come ha ricordato il direttore artistico
Pierangelo Conte questa è la terza esecuzione italiana: "Le due
precedenti edizioni sono state proposte alla Scala, la prima in
italiano e la seconda con i complessi del Teatro di Monaco.
Questa è dunque la prima in lingua originale e con i complessi
italiani". Il cast poggia su Angela Meade (Danae), John Matthew
Myers (Midas), Scott Hendriocks (Jupiter), Timothy Oliver
(Merkur) e Tuomas Katajala (Pollux). L'opera ha avuto una genesi
alquanto tortuosa. Nel 1920 Hofmannsthal (grande collaboratore
di Richard Strauss) aveva segnalato al compositore un canovaccio
di una nuova opera incentrata sul personaggio di Danae
nell'ambito della mitologia greca. Il progetto era stato però
accantonato a favore di altre soluzioni librettistiche. Anni
dopo Strauss riprese l'idea e la fece sviluppare a Joseph
Gregor. Nacque dunque "Die Liebe der Danae" che venne
programmata al Festival di Salisburgo per il 1944 sotto la
direzione di Clemens Kraus. Il fallito attentato a Hitler,
tuttavia, bloccò tutti i Festival in area tedesca e il debutto
dell'opera slittò ancora a Salisburgo sotto la direzione di
Kraus al 1952, anno in cui Strauss era già scomparso. "L'opera -
ha detto il regista Dale - è una commedia, ma Strauss giunto
quasi al termine della sua carriera vi mette anche riflessioni
personali e la debolezza di Giove è lo specchio della fragilità
degli dei in un momento in cui la Germania era sotto il regime
nazista".
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