"Edipo ci insegna che il proprio
destino non si deve combattere, che opporsi al destino conduce
alla disfatta. E' stato un re, ma ha imparato la lezione. Cieco,
vecchio e povero vuole fermarsi a Colono, vuole ascoltare e
obbedire all'Oracolo". Così il regista Robert Carsen parla del
suo Edipo a Colono nel corso della conferenza stampa di
presentazione del 60/o ciclo di Spettacoli classici al Teatro
greco di Siracusa. Presenti anche Roberto Andò, che aprirà le
rappresentazioni il 9 maggio con Elettra, gli attori, il
delegato Marina Valensise e il nuovo soprintendente Daniele
Pitteri. Questa è la Stagione più inclusiva della storia
dell'Inda, per le nuove tecnologie dedicate ai non vedenti, ai
non udenti e alle traduzioni nelle varie lingue. Quattro le
produzioni: Elettra, Edipo a Colono, Lisistrata e l'Iliade.
Per Roberto Andò si tratta di un ritorno con "un testo
sorprendente - sottolinea - che Sofocle ha scritto nei suoi
ultimi anni, descrivendo una donna che affronta un calvario
emotivo che non ha eguali". "Gianni Carluccio - spiega il
regista - ha ideato un palazzo di Micene che parla di morte,
perché tutto il mondo di Elettra è morto. Sonia Bergamasco sarà
Elettra, secondo me ha raggiunto una notevole maturità
artistica". L'attrice sente tutta la responsabilità di questa
interpretazione: "Non avrei mai pensato di fare Elettra - dice -
un ruolo tra i più difficili e complessi di tutta la mia
carriera".
Grande attesa anche per il ritorno di Robert Carsen, dopo il
successo di tre anni fa con un Edipo indimenticabile. Il regista
sottolinea "l'importanza che i testi greci possono avere per la
nostra vita, la sacralità del luogo dove ci si ritrova insieme,
dove il pubblico respira insieme alle parole degli autori".
"Edipo è la tragedia della vecchiaia - aggiunge Carsen - , è un
re che è caduto, termina la sua vita in esilio, in povertà, ma
accompagnato dal rispetto di tutti. Edipo rimane l'uomo che si è
macchiato di orribile colpe ma adesso va verso la ricomposizione
dei suoi conflitti. Sceglie il luogo della sua sepoltura e non
vorrà muoversi da Colono". Il protagonista sarà interpretato
ancora una volta da Giuseppe Sartori che dopo il dolore e la
violenza per la ricerca della verità nella prima tragedia di
Sofocle, adesso vive l'accettazione della fine della vita. Il 13
giugno debutta "Lisistrata" di Aristofane, protagonista Lella
Costa, regia di Serena Sinigallia. "Aristofane è più che mai
attuale- racconta la regista- Come costruire la pace? Senza il
buon governo e uno sguardo femminile sul mondo è impossibile".
Il 4 luglio, infine, è la volta del quarto spettacolo:
"Iliade", regia e coreografia di Giuliano Peparini, la scelta
dei testi e la traduzione è di Francesco Morosi. Tre i
protagonisti, Giuseppe sartori nei panni di Achille, l'Aedo è
Vinicio Marchioni e Andromaca sarà Giulia Fiume. Tre repliche
per raccontare la guerra di Troia che qui è diventata una guerra
feroce e insidiosa all'interno di un carcere di massima
sicurezza, per un conflitto senza fine dove si giocano la
violenza, la furia e la vendetta, in uno spazio spietato che non
ha vie d'uscite. Le musiche sono state affidate a Beppe
Vessicchio. Al Museo archeologico sarà allestita una mostra
dedicata a "L'eroe e la passione".
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