NEW YORK - Ogni decisione, anche quella apparentemente più futile, ha le sue conseguenze. "Black Mirror" è tornato su Netflix con una puntata interattiva che fin dall'inizio dello show testa lo spettatore imponendogli di scegliere per il protagonista lo svolgimento successivo del film. Si intitola "Bandersnatch", dal nome dell'animale fantastico di "Alice nel Paese delle Meraviglie" ma anche da quello di un videogioco mai realizzato degli anni Ottanta di Imagine Software, l'unico episodio della saga di fantarealtà creata da Charlie Brooker uscito a sorpresa in vista del lungo ponte di fine anno.
"Bandersnatch" è più di una singola puntata: dietro la trama ambientata nel 1984 del teenager programmatore di videogiochi Steven Butler (Fionn Whitehead di "Dunkirk") ci sono 312 minuti di contenuti complessivi, un percorso in media di 90 minuti per ogni trama (ma si va da un minimo di 40 a un massimo di due ore e mezza) ed è possibile guardarlo più volte per valutare la portata delle scelte nelle sue possibili varianti. I numeri ufficiali indicano cinque diversi finali, ciascuno con multiple variazioni a cui si arriva sulla base di 250 segmenti e mille miliardi di possibili permutazioni uniche influenzate dalle scelte dello spettatore.
Il primo "bivio" arriva all'inizio dello show, ed è apparentemente irrilevante: il padre di Steven chiede al figlio, impegnato nella creazione di un videogame basato su un romanzo di Jerome F. Davies lasciato dalla madre morta in un deragliamento ferroviario, quali cereali preferisce per la colazione. Il pulsante a due opzioni che appare sulla banda alla base dello schermo è solo il primo nell'arco dello show che rappresenta una "prima storica" per la tv in streaming. Netflix aveva già testato il modello dell'interattività con due programmi per bambini ("Il gatto con gli stivali - Intrappolato in una storia epica" e "Buddy Thunderstruck"), ma stavolta è una prima assoluta per un pubblico di adulti. Contrastato il giudizio della critica: per il Guardian "Bandestnatch" è "un capolavoro di sofisticazione", mentre "Variety" è convinto che lo show abbia imboccato la strada sbagliata". Polemiche anche per alcuni limiti posti agli spettatori: il nuovo "Black Mirror" non si può vedere su Apple TV, Chromecast e su "qualche modello più anziano di smart tv".
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