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Santarelli, sull'aborto la parola spetta a noi donne

Santarelli, sull'aborto la parola spetta a noi donne

Alle Iene anche il monologo sulla malattia del figlio

ROMA, 17 novembre 2021, 18:00

Redazione ANSA

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La polemica scatenata dalle parole sull'aborto pronunciate lunedì sera da Alfonso Signorini durante il Grande Fratello Vip, su Canale 5 ("Noi siamo contrari all'aborto in ogni sua forma"), è rimbalzata ieri sera anche alle Iene, in uno scambio tra i conduttori Elena Savino e Elena Santarelli. "Comunque la pensiate - ha detto Savino - vogliamo ricordare a tutti che l'aborto è una conquista di civiltà. È un diritto che in Italia è stato sancito da 40 anni con un referendum, sul quale gli elettori si sono espressi con una grandissima partecipazione". "Ora comunque la si pensi — gli ha fatto eco Santarelli —, io credo che sia essenziale garantire la libertà di scelta. È stato il punto di arrivo di tante battaglie e credo che quando si parla di questi temi la parola spetti prima di tutto a noi donne".
    Santarelli ha poi dedicato un monologo alla malattia del figlio Giacomo, guarito da un tumore cerebrale: "Questa sera - ha detto - non vi parlo della malattia di mio figlio. Ma di come si torna a vivere. Durante e dopo la malattia. Io mi sono vergognata di farlo. Ho sentito parole che mi hanno fatto sentire sporca. Tipo: 'Ma come fai a lasciare tuo figlio solo?'.
    Mi sono vergognata di tornare a lavorare, di uscire a cena con mio marito. Persino di andare dal parrucchiere quando ho sentito un'altra donna sussurrare: 'Che ca**o ci fa qui la Santarelli? Io con un figlio malato starei a casa'. E a casa ci tornavo. Mi buttavo subito sotto la doccia, per pulirmi dallo sporco che quegli sguardi mi avevano appiccicato addosso. 'Fai schifo', mi dicevo, 'cosa ti è venuto in mente?'. Grattavo via lo smalto appena messo sulle unghie, perché mi sentivo male a essermi presa un pezzo di vita per me".
    "Oggi - ha sottolineato ancora - sono grata che i miei uomini, Giacomo e Bernardo, siano con me. E sono grata di avere imparato questa lezione, una delle poche che posso insegnare alle mie amiche donne: non sentitevi sporche, non sentitevi in colpa. Mi sono sentita una madre sbagliata, ma non voglio farlo più. E non fatelo neanche voi. Non abbiate paura di tornare a vivere".
   

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