Dopo l'Italia, Anna, la serie TV Sky
Original di Niccolò Ammaniti tratta dal suo omonimo romanzo,
disponibile on demand su Sky e in streaming su NOW e adesso in
onda negli Stati Uniti su AMC, con la sua storia di speranza
sullo sfondo di una decadente Sicilia post-apocalittica
conquista anche la critica e tutte le testate Usa più
autorevoli, che inseriscono la serie prodotta da Wildside
(società del gruppo Fremantle) fra le migliori dell'anno.
Per Variety Anna è un racconto "potentissimo, ritrae
l'adolescenza come non è mai stata ritratta prima sullo
schermo". Indiewire: "Dipinge un mondo pericoloso e spesso
brutale con pennellate meravigliose". Su The Hollywood Reporter
si legge: "Anna è una serie piena di speranza, stupore,
meraviglia. Coraggiosa e bizzarra, nei suoi momenti migliori è
addirittura veramente eccezionale. […] Bellissima ma senza
risultare mai patinata". Una serie "sorprendente e
sorprendentemente commovente", scrive Daniel Fienberg, che loda
anche le interpretazioni dei protagonisti: "In un cast composto
quasi esclusivamente da esordienti, non c'è una sola performance
fuori posto. È davvero stupefacente che nessuna delle loro prove
risulti svogliata o amatoriale" scrive.
A raccomandare la serie anche il New York Times, per il quale
"la fine del mondo non è mai stata tanto affascinante". "Anna -
si legge - evoca la tradizione del fantastico nel Cinema
Italiano, da Fellini a Paolo Sorrentino, pur rimanendo legata
alla sua azione realistica e spesso piuttosto angosciante e
violenta". Di "incantevole distopia italiana" scrive Vogue, per
il quale Anna "in un mondo ideale sarebbe la prossima Squid
Game": "Una fiaba dark che rimarrà a lungo nei cuori degli
spettatori."
Anna, di cui Ammaniti firma la sceneggiatura - con Francesca
Manieri - e la regia, è il distopico racconto di un mondo
distrutto: una fiaba per adulti che narra l'incredibile viaggio
che la giovanissima protagonista (interpretata dall'esordiente
Giulia Dragotto, 14 anni, di Palermo) dovrà intraprendere fra le
rovine della civiltà che fu, "il prima", in cerca di un futuro
possibile per sé e per il fratellino Astor (interpretato da
Alessandro Pecorella. 9 anni, anche lui alla sua prima
apparizione in TV).
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