L'ultima cosa "che mi sarei aspettata dopo la pandemia era una guerra. Avevamo tutti sperato che la pandemia ci facesse vedere l'importanza di affrontare uniti i problemi, come il nodo enorme dei cambiamenti climatici. Possiamo solo continuare a sperare che il bisogno di conoscenza ci unisca". Lo dice all'ANSA Barbara Gallavotti, biologa, giornalista, scrittrice e divulgatrice scientifica, al debutto il 12 marzo su Rai3 in prima serata con "Quinta Dimensione - Il futuro è già qui" , che in quattro puntate monotematiche racconterà ciò che avviene alle frontiere della ricerca scientifica. La guerra in Ucraina, sottolinea, "ha causato anche la reazione ferma contro il conflitto di molti scienziati e artisti russi. Tuttavia per la prima volta una crisi come questa colpisce direttamente anche la comunità scientifica. Varie istituzioni, come il Cern, stanno bloccando nuove collaborazioni con scienziati e istituti di ricerca russi. Non era mai successo neanche con la Guerra Fredda. Si può capire la difficoltà di collaborare su un qualsiasi piano istituzionale in un momento così drammatico ma è lo stesso qualcosa di molto triste e scioccante". In 'Quinta dimensione' (titolo ispirato da Einstein, che ci ha insegnato come l'universo sia composto da almeno quattro dimensioni, le tre dello spazio, e quella del tempo; a queste va aggiunta la quinta, quella della conoscenza, ndr) la prima puntata sarà dedicata alla grande emergenza degli ultimi due anni, la pandemia, dando spazio alla lunga storia della guerra tra esseri umani e microbi, e alle strategie e gli strumenti elaborati per proteggersi. Fra i protagonisti del racconto, l'immunologo consigliere del presidente americano per la lotta al Covid Anthony Fauci; Kathrin Summermatter alla guida del Biosafety Center di Berna; il virologo Alessandro Marcello; Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza; Francesco Stellacci del Politecnico Federale di Losanna; Paolo D'Ancona medico epidemiologo (Iss) e Marco Cavalieri, responsabile per i vaccini dell'Ema. "Non dobbiamo dimenticarci che il Covid è ancora presente - aggiunge -. Ora si sta diffondendo una nuova variante che sembra più contagiosa, anche se non dà malattie più gravi. Allo stesso tempo stiamo allentando le misure e continua a fare freddo, quindi si fa ancora molta vita al chiuso". Questo "può spiegare l'aumento dei casi ma non è ancora detto che arrivi un'ondata preoccupante. Comunque dobbiamo continuare a stare attenti". La lezione più importante arrivata dal Covid "è quella che ancora dobbiamo imparare, cioè affrontare insieme i problemi legati all'interazione con l'ambiente e la necessità di rispettare la natura in ogni aspetto. Noi siamo una specie come le altre, sottoposte a tutte le minacce tipiche di un ecosistema complesso. Quando si assumono comportamenti impropri le conseguenze possono essere quelle che abbiamo visto". Nella seconda puntata il programma punterà l'attenzione sulla lunga giovinezza, "uno dei grandi sogni dell'umanità"; nella terza sulla sostenibilità, "un tema che al momento, con la guerra, è rimesso seriamente in discussione, pur restando la necessità assoluta di fare a meno dei combustibili fossili se vogliamo continuare a vivere decentemente sul nostro pianeta" e nella quarta "sul dna, parlando ad esempio delle nuove frontiere terapeutiche". Per Barbara Gallavotti, coautrice da oltre vent'anni di Superquark e Ulisse, tornata in libreria a febbraio con il saggio Confini invisibili, 'Quinta dimensione', rappresenta il debutto di un proprio progetto televisivo in veste anche di conduttrice: "Sono alquanto emozionata" spiega. L'esigenza primaria del programma, firmato con Jean Pierre El Kozeh, è stata "che fosse un racconto, nei toni e nella struttura. Mostrare quello che avviene alla frontiera della ricerca scientifica, ripercorrendo anche come ci siamo arrivati. Perché parlare dei nuovi risultati della scienza come fossero improvvisi rende difficile non solo capirli, ma anche averne fiducia". Il programma è scritto con il contributo di Fabio Mazzeo e Paola Miletich e la consulenza autorale di Guido Dell'Aquila.
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