"Con questo film racconto la libertà di una donna, e sono felice di averlo fatto in un momento in cui in Afghanistan le donne non possono andare all'università e in Iran se ti togli il velo ti ammazzano. Il criterio di scelta per me è sempre il messaggio di cui mi faccio portavoce": Serena Rossi racconta così il suo ruolo da protagonista in "Beata te", la nuova commedia Sky Original diretta da Paola Randi che dal 25 dicembre sarà in onda su Sky Cinema in prima assoluta e in streaming su Now. Prodotto per Sky da Cinemaundici e Vision Distribution, scritto da Lisa Nur Sultan e Carlotta Corradi, il film è tratto dall'opera teatrale "Farsi Fuori" di Luisa Merloni e affronta il tema della maternità e della libera scelta oggi, in una società che ancora mette pressione alle donne e che spesso le giudica. Nella commedia Rossi interpreta Marta, regista teatrale, single ma tutto sommato soddisfatta della propria vita, che al compimento dei 40 anni e alla vigilia di una prova professionale molto importante, riceve la visita di un ospite quanto mai inaspettato: a casa sua infatti arriva l'Arcangelo Gabriele, interpretato da un bravo (ed esilarante) Fabio Balsamo, che, con le sue grandi ali e una passione sfrenata per Tiziano Ferro, le annuncia che è stata 'scelta' per avere un figlio. Se l'Arcangelo mette in crisi Marta, per la donna questa sarà l'occasione per imparare ad accettarsi e avere maggiore consapevolezza di sé non solo nella vita privata ma anche in quella lavorativa. "Questa è una commedia mai volgare che tratta di cose importanti con leggerezza. Il nostro mestiere a volte può servire a portare le persone a riflettere anche su temi delicati. Farò vedere il film a mio figlio, perché voglio che impari ad amare le donne nel loro essere libere, imperfette forse, ma libere", aggiunge l'attrice, presentando Beata te a Roma, "è stato bello raccontare una donna diversa da me: più mi allontano da me e più sono contenta, mi piace andare oltre quello che sono. Marta è scorretta a volte, ma fragile e sempre autentica. L'Arcangelo obbliga Marta a guardarsi dentro, e dovremmo farlo tutti più spesso". La maternità al centro del film, ma non solo, anche la carriera, la vita sentimentale, i rapporti familiari e l'autostima: sono tanti i temi di questa commedia brillante tutta al femminile, di matrice teatrale e perfetta come 'fiaba' di Natale, che conquista per il ritmo e il tono sempre giusti, e per la scrittura efficace, accattivante, ironica, mai banale. Non è semplice parlare delle tante fragilità di una donna (non solo il dubbio se essere madri o no, ma anche il fatto di non riuscire a capirlo, e il sentirsi imperfette, sempre insicure) eppure il film lo fa raccontando senza retorica temi realistici, con il sorriso e uno sguardo amorevole. "La maternità è ancora un tormentone, ma l'argomento è super delicato, per le donne, così come per i single e gli omosessuali", afferma ancora Serena Rossi, che ha ricordato che "prima di rimanere incinta tutti mi sconsigliavano di avere un figlio per via del lavoro. Io me ne sono fregata, e sono una fatalista: poi quando è nato mio figlio la mia carriera ha preso il volo. Peccato che per altre donne il destino sia diverso: c'è ancora chi viene licenziata se diventa mamma". "E' stato molto divertente girare questo film, ci sono stati momenti esilaranti", aggiunge l'attrice, sottolineando la sintonia con Fabio Balsamo, il resto del cast e tutta la troupe. Un lavoro di squadra confermato anche da Balsamo: "abbiamo lavorato molto bene insieme", afferma l'attore, "il mio personaggio è molto caratterizzato ma equilibrato. Lui è stato per il personaggio di Marta come un'ombra, per poterne esaltare la luce. Avevo voglia come uomo e come attore di affacciarmi su una realtà del tutto femminile, ho ampliato la mia visione".
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