"Quando mi hanno proposto di trasformare in una serie la vicenda della mia famiglia, ero scettico. Invece è molto intensa con una regista che è stato un direttore d'orchestra. Èd è molto attinente alla realtà, priva di morbosità e luoghi comuni. Negli attori ho rivisto i miei famigliari, soprattutto mio padre, che purtroppo è stato schiacciato dal dolore per la scomparsa della sua unica figlia, ma anche mia madre che mi ha dato la forza di andare avanti in tutti questi anni. Con questa serie passano temi importanti a me molto cari, come quello della violenza sulle donne e delle persone scomparse, non dimentichiamo che per lungo tempo il caso di mia sorella è stato ritenuto un allontanamento volontario ma sapevamo chi l'aveva incontrata per ultimoce dove". "Questa storia è stata sin da subito molto mediatica e menomale, perché altrimenti sarebbe finita nel dimenticatoio". A parlare così, nel corso della presentazione a Viale Mazzini nella sala Zavoli, è Gildo Claps: l'occasione è l'arrivo su Rai1 della serie Per Elisa - Il caso Claps, in tre prime serate dal 24 ottobre, dedicata alla terribile vicenda della 16enne uccisa nel 1993 a Potenza da Danilo Restivo (e il cui corpo fu trovato, ormai mummificato, dopo 17 anni, da tre operai nel sottotetto della chiesa di Potenza). A prestargli volto e movenze è Gianmarco Saurino: "Avere al mio fianco Gildo Claps è commovente. Poterlo interpretare è un privilegio incredibile. Per me si tratta del ruolo più complicato della carriera. La storia racconta il male assoluto, ma ci lascia una speranza perché esistono persone perbene, sensibili e forti come questa famiglia, i Claps, e allora guardiamo e impariamo da loro". Gildo aggiunge: "La vicenda è dolorosa, negli anni ci ha fatto incontrare persone straordinarie, come Federica Sciarelli". La conduttrice di Chi l'ha visto? è presente in platea. La fiction è una coproduzione tra la società italiana Fast Film e l'inglese Cosmopolitan Pictures, in collaborazione con Rai Fiction e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Potenza. Diretta da Marco Pontecorvo, sarà distribuita nel mondo da ITV Studios. Per Elisa ricostruisce uno dei più sconvolgenti gialli di cronaca nera recenti: gli omicidi di Elisa Claps ed Heather Barnett ad opera di Danilo Restivo. Ma ci vollero anni per connetterli fra loro e far condannare il colpevole. Un ruolo fondamentale perché questo avvenisse è stato svolto da Gildo Claps, fratello maggiore di Elisa, che aveva 24 anni all'epoca della scomparsa della sorella. "Per Elisa - spiega Pontecorvo - è anche e soprattutto la storia di Gildo e della sua famiglia, della loro ininterrotta battaglia per assicurare l'assassino alla giustizia e fare luce sulla scomparsa di Elisa e sul perché la verità sia potuta rimanere oscura per così tanto tempo, sulle tante contraddizioni di questa storia. La responsabilità di portare una storia realmente accaduta sullo schermo è accresciuta all'aver conosciuto la famiglia". La serie è basata sul libro Sangue sull'altare del giornalista inglese Tobias Jones. Pontecorvo ha trovato la luce giusta nella debuttante Ludovica Ciaschetti la protagonista, Gianmarco Saurino interpreta Gildo Claps, Anna Ferruzzo la madre Filomena, Vincenzo Ferrera è Antonio, il papà di Elisa. Francesco Acquaroli ha il ruolo di Maurizio Restivo, il padre dell'assassino, Giulio Della Monica è Danilo. Rosa Diletta Rossi è la moglie di Gildo. Anna Ferruzzo (Filomena Claps, la mamma): "Ci ha tenuto a conoscermi e mi ha chiesto di recitare mettendoci il cuore, perché lei il suo lo ha perso con la morte della figlia", dice l'attrice. Quanto all'ipotesi di aumentare le pene per i femminicidi, Gildo afferma: "Penso che il problema non sia legato all'aumento delle pene, ma alla certezza che queste siano applicate. Occorre lavorare sulla prevenzione, non su castrazione chimica o altre misure estreme". Sulla riapertura della chiesa a Potenza dove sono stati rivenuti i resti di Elisa ribadisce: "Io e mamma abbiamo chiesto un'ammissione di responsabilità e le scuse per le menzogne che si sono consumate in quel luogo di culto. Mi auguro non venga mortificata ancora una volta la verità di questa storia. Quella chiesa è una ferita per la città intera". Gildo Claps ha ricordato che "in questi 30 anni" la sua famiglia "non ha mai ricevuto un centesimo per tutto quello che ha riguardato la drammatica vicenda di Elisa. Mi hanno chiesto di ricevere un contributo per la sceneggiatura di questa serie tv e ho detto di no, ma hanno insistito. Se i diritti daranno i loro frutti, quella parte potranno devolverla a Medici senza Frontiere: Elisa aveva un sogno nel cassetto, andare a lavorare in Africa".
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