La Bank of England (BoE) ha annunciato - nel rispetto delle attese - un taglio dei tassi d'interesse britannici al 4,5%, dopo un paio di mesi di pausa e di preoccupazioni legate agli affanni degli ultimi dati macroeconomici del Regno, incluso il rimbalzo dell'inflazione di qualche decimale oltre la soglia del 2%.
Il taglio di un quarto di punto è stato sancito dal voto del Monetary Policy Committee presieduto dal governatore Andrew Bailey, sulla scia della Bce. E rappresenta una parziale boccata di ossigeno per il governo laburista di Keir Starmer, in una direzione invocata anche da imprese e sindacati.
Arriva però la doccia fredda della Bank of England (BoE) sulle stime di crescita dell'economia britannica: dimezzare per il 2025 dalla previsione di un aumento del Pil annuale dell'1,5% a una di appena lo 0,75.
Una revisione che conferma l'affanno generale dell'andamento economico del Regno Unito e che rappresenta un'ulteriore tegola per il governo laburista di Keir Starmer, impegnato come priorità numero uno nel rilancio della crescita.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA