Il sostegno per le professioni
infermieristiche è stato il tema dell'incontro del presidente
Kompatscher con l'Ordine delle Professioni Infermieristiche,
l'Azienda Sanitaria e il Polo Universitario delle Professioni
Sanitarie Claudiana. Tra i presenti nessun dubbio sulla
necessità di valorizzare maggiormente la professione
infermieristica in risposta alla sua crescente importanza, in
termini di competenza, autonomia, responsabilità, percorso di
studio accademico ma anche di sviluppo di competenze acquisite
nel corso della vita professionale. Importante inoltre attivare
tutte le strategie per incentivare maggiormente i giovani a
scegliere un percorso professionale in questo settore in Alto
Adige.
"Essere infermieri è una professione molto coinvolgente,
varia, che regala grandi soddisfazioni anche sul piano umano.
Tuttavia ci sono molti aspetti parziali passibili di
miglioramento, nel percorso di studio, nel reclutamento del
personale, nell'organizzazione lavorativa o nel riconoscimento
di specifiche competenze", ha sottolineato Marianne Siller,
direttrice tecnico-assistenziale presso l'Azienda Sanitaria
dell'Alto Adige, affermando che "nonostante le condizioni
lavorative in provincia di Bolzano siano più attrattive rispetto
ad altre realtà italiane, la concorrenza dei Paesi germanofoni
limitrofi è molto forte".
Dopo anni di numeri sostanzialmente invariati di iscritti,
l'Ordine ha registrato un calo anche in Alto Adige. Una tendenza
riscontrata anche a livello internazionale e in gran parte
ascrivibile allo stress, a turni faticosi, ad attività
improprie, alla pandemia, alla carenza ormai insostenibile
d'infermieri sia nei contesti ospedalieri che nelle residenze
per anziani e sul territorio, fenomeni che stanno sempre più
incidendo sul benessere lavorativo della popolazione
infermieristica altoatesina, è stato detto.
Secondo il presidente provinciale e assessore alla salute
Arno Kompatscher, Provincia e Azienda sanitaria starebbero già
implementando e studiando varie misure per rafforzare
l'attrattività della professione ed agevolare l'accesso dei
giovani al percorso di studi: "L'indirizzo strategico è chiaro,
stiamo tutti remando nella stessa direzione. Ora si tratta di
mettere a punto una road map che contenga tutta la varietà delle
misure necessarie e possibili per sostenere il personale
infermieristico, rendendo giustizia alla complessità della
professione", ha sottolineato Kompatscher.
All'incontro accanto al presidente della Giunta Kompatscher
hanno partecipato all'incontro Liliana Favari, presidentessa di
OPIBZ, il vicepresidente Paolo Berenzi, Laura Rech del consiglio
direttivo, Franco Mantovan del Polo Universitario delle
Professioni Sanitarie in Alto Adige Claudiana, nonché i
rappresentanti di Provincia e Azienda Sanitaria.
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