Copertura integrale dei costi della
bolletta energetica sostenuta nel 2022 da Asl e ospedali (un
provvedimento ad hoc è già stato approvato in Consiglio dei
ministri e andrà in Gazzetta nei prossimi giorni), lotta al
precariato, valorizzazione delle professioni sanitarie e
investimenti sul Servizio sanitario nazionale in deroga ai
ferrei tetti applicati prima del suo mandato dal Ministero
dell'Economia e finanza. Sono i punti affrontati dal ministro
della Salute Roberto Speranza che ha incontrato poco fa a
Napoli, nella sede del Centro direzionale, Franco Ascolese
presidente dell'Ordine delle professioni sanitarie di Napoli,
Avellino, Benevento e Caserta insieme al Consiglio direttivo e
ai presidenti delle commissioni d'Albo dell'Ente
Al centro del confronto, durato circa un'ora, anche il nodo
posto da Ascolese relativo al personale (dei 19 profili oltre
che medici e infermieri) che manca in corsie, ospedali e sui
territori e che rischia di vanificare gli sforzi e gli
investimenti strutturali in Salute previsti dal Pnrr. Fari
puntati infine sul precariato, questione posta da Gennaro
Capasso dell'albo dei tecnici di laboratorio, "che investe in
pieno le professioni sanitarie poco rappresentate nelle piante
organiche delle aziende sanitarie salvo reclutamenti con
contratti di lavoro atipici e paghe inadeguate". Infine la
giungla dei contratti di lavoro capestro per i camici bianchi
impiegati nell'area della riabilitazione del settore privato
accreditato (Fisioterapisti, logopedisti, psicomotricisti, ecc)
su cui è intervenuto Paolo Esposito presidente della
Commissione d'albo dei fisioterapisti e presidente in pectore
del nuovo Ordine professionale a cui ha dato vita una settimana
fa per decreto proprio Speranza.
Il ministro uscente del governo Draghi ha risposto a tutte le
domande ricordando lo sforzo fatto dal suo Dicastero per portare
sul fondo sanitario nazionale 3,3 miliardi all'anno in più (10
in tre anni) contro 1 miliardo all'anno previsto dai precedenti
Governi a cui va aggiunto 1 miliardo di extra appostato sulla
spesa pluriennale e strutturale per il personale. Da aggiungere
bere c'è il 10 per cento in più assicurato su tutti i tetti di
spesa delle varie voci di costo della Sanità (farmaceutica,
privato accreditato, beni e servizi ecc.) che vincolano la
tenuta dei conti del Servizio sanitario nazionale. E infine
Speranza ha ribadito anche l'importanza dei 625 milioni del Pon
Salute "di cui si parla poco e che stanno impiegati per ridurre
le differenza tra aree territoriali e in Italia da appostare
sulla frattura Nord sud".
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