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Minaccia in Ue, il riso indiano chiede import a dazio zero

Minaccia in Ue, il riso indiano chiede import a dazio zero

Ente Risi, stop alla miopia della Commissione

ROMA, 27 luglio 2023, 17:13

Redazione ANSA

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Pericolo in vista per il riso comunitario con la ripresa dei negoziati tra la Commissione europea e l'India per la definizione di un accordo di libero scambio. La richiesta del maggiore esportatore mondiale di riso, già avanzato nelle trattative precedenti, è di ottenere diversi contingenti di importazione a dazio zero che, se fossero concordate, ridurrebbero ulteriormente lo spazio commerciale per il riso Lungo B europeo. Lo fa sapere l'Ente Nazionale Risi, precisando che l'India non solo gode dell'esenzione del dazio per 8 varietà di riso semigreggio Basmati, ma che nel 2022 sul portale del sistema di allerta comunitario Rasaff sono risultate 42 notifiche sul prodotto importato (28% del totale sul riso), a causa della presenza di agrofarmaci, il cui impiego non è consentito nell'Unione europea.
    A settembre 2020, inoltre l'India ha inoltrato alla Commissione la richiesta per il riconoscimento dell'Igp 'Basmati'. "Mentre i nostri risicoltori devono rispettare divieti e regole strette per l'uso di agrofarmaci, ci troviamo come sempre a contrastare la miopia della Commissione che dovrebbe difendere le produzioni Ue - spiega il presidente Paolo Carrà - la filiera risicola europea ha da sempre sostenuto la necessità di una reciprocità di regole circa l'impiego di fitofarmaci. Imbarazzante sarebbe il riconoscimento di una Igp sul Basmati con un termine generico, senza legami con il territorio, che è esattamente equivalente al Basmati di origine pakistana e che potrebbe, a fine percorso del negoziato di libero scambio, originare un'esenzione dal dazio per quantitativi illimitati".
   

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