"Oggi commemoriamo la barbara uccisione dell'imprenditore Libero Grassi che con forza e coraggio, ma purtroppo in solitudine, rifiutò di pagare il pizzo.
E lo voglio ricordare con le sue stesse parole scritte in una lettera che evidentemente per i suoi estorsori rappresentò una sfida coraggiosa che non poterono accettare proprio per il rifiuto di sottomettersi alle minacce della criminalità organizzata".
Lo dice Patrizia Di Dio, vice Presidente di
Confcommercio con incarico alla Legalità e Sicurezza e
presidente di Confcommercio Palermo, nel giorno
dell'anniversario dell'uccisione di Libero Grassi.
"Nella lettera all'"ignoto estorsore", scritta a gennaio del
1991 pubblicata dal Giornale di Sicilia, Libero Grassi diceva di
'risparmiare telefonate dal tono minaccioso e le spese per
l'acquisto di micce, bombe e proiettili, - ricorda - in quanto
non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto
la protezione della polizia'. Ogni anno Confcommercio, nel nome
di questo imprenditore onesto e coraggioso, sostiene il progetto
del premio Libero Grassi dedicato agli studenti portato avanti
dall'Onlus Solidaria perché i valori di Libero siano di esempio
di comportamento per le giovani generazioni e uno sprone per
concorrere tutti per una società più giusta e libera. Libera
come lui".
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