"La globalizzazione è sotto
pressione e certamente i mercati aperti non sembrano più
funzionare. E questo non deriva solo dalla Cina, ma anche da
Washington, ad esempio. Assistiamo a una proliferazione di
politiche protezioniste, quindi se non possiamo contare sulla
globalizzazione e sull'apertura dei mercati per assicurare che i
nostri Stati sociali e le nostre economie possano sopravvivere
alle enormi sfide che stiamo affrontando, dobbiamo fare
affidamento sulla trasformazione digitale".
Lo ha detto Ulrik Vestergaard Knudsen, vice segretario
generale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo
economico (Ocse) intervenendo al vertice internazionale
sull'intelligenza artificiale, in corso a Bruxelles. Knudsen ha
sottolineato la necessità di concentrarsi sui "benefici
derivanti dall'IA in termini di produttività e innovazione per
le nostre economie, ma anche in termini di modi più intelligenti
per affrontare alcuni dei più grandi problemi dell'umanità, che
si tratti di clima, di salute o istruzione". "Quindi - ha
concluso - se non riusciamo a fornire questi benefici e a
diffonderli più equamente di quanto abbiamo fatto con i benefici
della globalizzazione, perderemo il sostegno popolare per la
trasformazione digitale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA