I lavoratori di Ilva in
amministrazione straordinaria, 1.700 tra Taranto e Genova, non
hanno ancora percepito la cassa integrazione maturata nel mese
di gennaio. Lo riferisce Michele Altamura dell'Usb di Taranto,
aggiungendo che "a determinare questo importante ritardo
l'adozione da parte dell'Inps del sistema Re.Tes. della Banca
d'Italia". Questa innovazione introduce modalità di dialogo
completamente telematiche per le operazioni di pagamento delle
prestazioni non pensionistiche e per l'incasso dei contributi.
"Il fatto risulta grave - osserva Altamura - in quanto si
tratta di dipendenti per i quali il regime degli ammortizzatori
sociali è in piedi da quasi sei anni e mezzo, con tutto quello
che determina dal punto di vista della retribuzione e sul piano
psicologico, in quanto il non essere più parte di un processo
produttivo certamente non motiva e non gratifica". Si parla,
evidenzia il sindacalista, "di un'indennità che si aggira
attorno ai mille euro, con cui bisogna reggere il peso di mutuo,
bollette e di spese che diventano più pesanti nei casi, molti,
di separazione coniugale. Da qui la decisione di chiedere un
incontro urgente ai ministri competenti, Lavoro e Imprese e Made
in Italy, nonché ai commissari straordinari Ilva in As".
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