Negli ultimi 20 anni l'età alla
decorrenza del pensionamento di vecchiaia nel settore privato
(inclusi i trattamenti anticipati) è aumentato di oltre 5 anni
passando dai 59,8 anni in media nel 2004 ai 65,1 medi del 2024.
E' quanto emerge dall'ultimo Osservatorio Inps sulle pensioni
vigenti e liquidate. Il dato considera quindi sia il
pensionamento di vecchiaia (nel 2024 a 67 anni) sia quello in
anticipo sull'età di vecchiaia basato sui contributi versati
(come Quota 103 e l'anticipata indipendente dall'età a 42 anni e
10 mesi di contributi). I dati tengono conto degli aumenti
legati all'aspettativa di vita e di quelli decisi per ridurre
l'impatto del pensionamento anticipato ma anche delle
flessibilità introdotte in questi venti anni come i cosiddetti
"scalini" e le varie quote tra contributi e anni di età come
Quota 100. Nel 2023 l'età media di pensionamento di vecchiaia
(compresa l'anticipata) era stata di 64,7 anni.
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