Con due emendamenti al dl bollette,
Forza Italia punta sull'autoproduzione di energia per ridurre il
costo delle bollette senza oneri per lo Stato.
L'idea di favorire i tanti e piccoli, spiega una nota, viene
realizzata attraverso una semplificazione delle regole per la
costituzione delle Comunità energetiche locali (Cer), quale
strumento associativo che fornisca, senza scopo di lucro,
benefici ambientali ed economici agli associati. La norma è
linea con la disciplina comunitaria, tesa alla promozione delle
forme di autoconsumo e allo sviluppo delle realtà locali. Si
ampliano le possibilità di partecipazione alle Cer delle
pubbliche amministrazioni, degli enti (in particolare i consorzi
di bonifica), delle imprese e dei cittadini e se ne semplifica
la costituzione. "Tutto questo - sottolinea FI - favorirà
l'attuazione del Pnrr che prevede l'entrata in esercizio entro
giugno 2026 di 2 GW prodotti e consumati secondo questo modello
energetico. Il Mase sta lavorando per prorogare la data di
presentazione delle richieste di adesione a una misura che vedrà
protagonisti i piccoli comuni".
Un secondo emendamento interviene sui Sistemi semplici di
produzione e consumo, quelli in cui una linea elettrica collega
una o più unità di produzione, gestite da uno o più produttori,
con i clienti finali. Eliminando il vincolo per cui tutti
produttori devono appartenere allo stesso gruppo societario, "si
permette ai clienti industriali di diversificare gli investitori
da cui approvvigionarsi, stimolando la concorrenza e riducendo
l'incidenza del costo dell'energia sulla produzione".
La logica che muove questi interventi è quella della
microgenerazione diffusa che "coincide con uno dei fondamenti
culturali di Forza Italia: da una ricchezza equamente divisa tra
una molteplicità di attori economici e sociali (Pmi e
cittadini), discende inevitabilmente la partecipazione
collettiva alle scelte del Paese".
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