(v. 'Deficit/Pil Eurozona 2024 cala...' delle 11.00)
Nel 2024 il deficit delle
amministrazioni pubbliche è stato pari al 3,4% del Pil, cioè a
-75.547 milioni di euro, praticamente dimezzato rispetto al 2023
grazie ad una diminuzione di 78,7 miliardi rispetto ai -154.284
milioni di euro di due anni fa, corrispondente al -7,2% del Pil.
Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per
interessi) è risultato positivo e pari allo 0,4% del Pil, con un
miglioramento di 4 punti percentuali rispetto al 2023. Sono
alcuni dei dati che l'Istat ha notificato alla Commissione
europea in applicazione del protocollo sulla Procedura per i
disavanzi eccessivi (Pde) annesso al Trattato di Maastricht.
In base al Pde, spiega l'Istituto, i Paesi europei devono
comunicare due volte all'anno (entro il 31 marzo e il 30
settembre) i livelli dell'indebitamento netto, del debito
pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai
quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli
stessi per l'anno in corso. Sulla notifica trasmessa
dall'Italia, specifica l'Istituto di statistica, non sono state
espresse riserve.
La spesa per interessi che, secondo le attuali regole di
contabilizzazione, non comprende l'impatto delle operazioni di
swap, è stata pari al 3,9% del Pil, mostrando una crescita di
0,2 punti percentuali rispetto al 2023.
I dati del debito per gli anni 2021-2024 sono quelli
pubblicati dalla Banca d'Italia e sono anch'essi coerenti con il
Sec 2010, precisa ancora l'Istat confermando che a fine 2024 il
debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con
gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri
della Uem, era pari a circa 2.966.597 milioni di euro, cioè al
135,3% del Pil. Rispetto al 2023 il rapporto tra il debito e il
Pil è aumentato di 0,7 punti percentuali.
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