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Alimentare: Umbria si conferma culla innovazione brassicola

Alimentare: Umbria si conferma culla innovazione brassicola

Camera di commercio presenta il progetto Hops digital hub

PERUGIA, 28 luglio 2022, 17:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Umbria si conferma non solo la culla dell'innovazione brassicola italiana, ma può diventare benchmark della filiera della birra prodotta con il luppolo, considerata nuova eccellenza dell'agricoltura umbra, e protagonista del nascente filone del turismo legato a questa bevanda. Per cogliere a pieno l'obiettivo occorre una sinergia tra tutti gli attori, dalle Istituzioni alle imprese, ai vari elementi della filiera, sfruttando tutte le opportunità di un mercato di nicchia ma in forte espansione come quello legato al luppolo. Una sfida e una possibilità che vanno giocate sull'innovazione, in primis quella digitale, e con una forte vocazione all'internazionalizzazione. È il cuore del messaggio arrivato dalla conferenza stampa che si è svolta a Perugia presso il Centro servizi della Camera di commercio dell'Umbria sul progetto Hops digital hub (Hdh), nato con il sostegno del Bando sulla digitalizzazione e promozione delle Reti di impresa promosso dallo stesso ente camerale.
    Presenti all'incontro Roberto Morroni, vice presidente della Regione e assessore all'Agricoltura; Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio; Matteo Bartolini, presidente regionale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) e vice presidente nazionale; Stefano Fancelli, presidente luppolo Made in Italy; Marco Romanelli (cooperativa sociale La Rondine a Maccarello); Luana Meola (Birra Perugia Unionbirrai); Carlo Schizzerotto, direttore nazionale Consorzio birra italiana; Michele Sensidoni (Mastri Birrai Umbri); Alessandro Bartolucci ed Emanuele Frenguelli, funzionari dell'Agenzia delle accise dogane e monopoli, ufficio di Perugia.
    "Hdh - ha detto Fancelli, secondo quanto riferisce la Camera di commercio in un comunicato - è l'hub della comunicazione digitale del luppolo italiano e della birra al 100% made in Italy. E' l'innovazione della comunicazione digitale al servizio dell'agricoltura d'eccellenza per costruire la community della filiera della birra artigianale e del turismo brassicolo. Il luppolo è una nuova eccellenza dell'agricoltura umbra che si sta affermando come ingrediente di alta qualità per produrre birra al 100% italiana e non solo".
    Morroni ha rilevato come, per il quinquennio 2023-2027 del Psr (Piano di sviluppo rurale) l'Umbria abbia a disposizione 535 milioni di euro e come, nel biennio 2020-2022, la Regione con il Psr abbia mobilitato 285 milioni di euro. "L'Agricoltura umbra- ha detto - si trova davanti a un momento storico cruciale perché non basta mantenere, ma occorre sviluppare, come testimonia anche la denominazione 'Piano di sviluppo rurale'. Lo sviluppo su cui puntiamo ha cardini precisi: la valorizzazione delle eccellenze del territorio, l'innovazione a tutto campo ma soprattutto digitale, la capacità di irrobustire e creare reti e filiere. Sono le linee fondanti del programma della Regione, perché solo così si possono cogliere obiettivi come l'aumento della remunerazione dei vari soggetti delle filiere e un'agricoltura sempre più sostenibile intendendo la sostenibilità a 360 gradi: ambientale, economica e sociale. In quest'ambito rientra pienamente la nuova eccellenza dell'agricoltura umbra, il luppolo, e la filiera nata intorno a Hops digital hub non solo rappresenta un successo, ma ha grandi potenzialità di crescita e di capacità di fare leva per tutto il settore".
    Mencaroni ha evidenziato come Hdh rappresenti "un esempio di successo per il Bando sulla digitalizzazione delle Reti di impresa promosso dalla Camera di commercio". "Prevede - ha aggiunto - la creazione di sette rete di impresa, ma ne è potuta partire solo una a causa della pandemia. Ora riprenderemo il discorso, magari aggiornando i programmi alla luce dei profondi cambiamenti che la pandemia ha determinato in non pochi settori economici. Occorre che il discorso delle reti di impresa guardi in modo deciso all'innovazione a tutto tondo e agisca in un'ottica di internazionalizzazione. L'Umbria ha buone carte da giocare e le deve giocare bene, anche con un rapporto stretto tra le Istituzioni, in modo da potenziare al massimo la spinta, rendendola sempre più efficace ed efficiente". Il presidente della Camera di commercio ha poi rilevato che "il settore brassicolo, e in esso il segmento legato al luppolo che rappresenta una nicchia di estremo interesse per l'espansione di una filiera umbra innovativa e competitiva che sia punto di riferimento in Italia, è in forte crescita". Ha quindi ricordato come la Camera di commercio dell'Umbria da dieci anni porti avanti il 'Premio nazionale Cerevisia' sulle birre artigianali di qualità. Il fatto che quest'anno, per la prima volta, i produttori umbri abbiano ricevuto molti più premi rispetto al passato dimostra - è stato detto - come la filiera regionale legata alla produzione della birra "si sia consolidata, ampliata e sia protagonista di un balzo di qualità".
    Un settore, quello brassicolo, che può essere anche "leva per la crescita del turismo esperenziale e che attira i giovani".
    Bartolini, ha affermato che "l'agricoltura, non solo umbra, stretta tra numerosi problemi tra cui il forte aumento dei costi di produzione e la contrazione delle remunerazioni dei produttori, sta attraversando un momento molto delicato". "Ma la strada tracciata con l'Hops digital hub, che Cia segue da vicino e supporta - ha aggiunto -, dimostra come ci siano spazi ed opportunità per progetti che guardano avanti, all'innovazione, all'uso spinto della digitalizzazione, alla tipizzazione, alla capacità di comunicazione, che oggi ormai significa comunicazione digitale e che è fondamentale per rendere consapevole i consumatori della qualità che acquistano e quindi aiuta a garantire la giusta remunerazione dei produttori".
   
   

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