L'ultima manovra economica "contiene
un errore politico che fino all'ultimo abbiamo sperato potesse
essere scongiurato: chi paga il proprio odontoiatra in contanti
non può più detrarre le spese nell'imposta sui redditi. La
disposizione restringe la platea di chi fruisce della detrazione
del 19%, e va nella direzione opposta dell'aumento della
detraibilità che Associazione italiana odontoiatri (Aio) auspica
da ormai un lustro per avvicinare le famiglie italiane alle cure
odontoiatriche». La pensa così il presidente nazionale Aio
Fausto Fiorile, che ritiene "necessario" invertire la rotta. E
appoggia le affermazioni del numero uno della Commissione albo
odontoiatri (Cao) dell'Ordine Raffaele Iandolo, secondo cui, ai
fini delle detrazioni Irpef, occorre equiparare il pagamento in
contanti nel privato puro ai pagamenti ai medici del Servizio
sanitario operanti negli ospedali in regime di "intramoenia",
che la Finanziaria lascia detraibili, recita una nota.
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