La Camera sta discutendo una serie di mozioni sul piano di riarmo europeo tra cui c'è anche quella di maggioranza. Il documento, frutto di mediazione, impegna il governo "a proseguire nell'opera di rafforzamento delle capacità di difesa e sicurezza nazionale al fine di garantire, alla luce delle minacce attuali e nel quadro della discussione in atto in ambito europeo in ordine alla difesa europea, la piena efficacia dello strumento militare". Il punto di partenza della Lega era "la ferma opposizione all'attuazione" a "ReArm Europe". Il documento conferma il sostegno a Kiev e l'obiettivo della pace.
In una fase successiva, si impegna il governo a favorire "la costituzione di una forza multinazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite".
La mozione fa riferimento ai "compiti stabiliti dall'ordinamento, a salvaguardia delle libere istituzioni, della democrazia, dell'integrità e della sicurezza dei cittadini e del territorio nazionale, come presupposto per l'esercizio universale dei diritti fondamentali". Il documento, inoltre, conferma "gli impegni assunti dall'Italia negli ultimi dieci anni, nelle alleanze internazionali di cui fa parte, in particolare in ambito Nato, rispettando i requisiti di investimento e di sviluppo delle capacità necessarie a garantire all'Alleanza una postura credibile e una reale deterrenza". E mira "a continuare, nel rispetto degli indirizzi del Parlamento, a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, fermo restando l'auspicio di una rapida conclusione dei negoziati di pace" e ad "operare, in ogni sede internazionale e con ogni strumento diplomatico, affinché si giunga nel più breve tempo possibile a un cessate il fuoco e a una pace duratura sul territorio ucraino". Si ribadisce quindi "la necessità che ogni eventuale tregua includa, sin dalla fase iniziale, la protezione delle infrastrutture civili ucraine, non soltanto quelle energetiche, ma soprattutto scuole, ospedali e città". Si impegna quindi il governo "a favorire, successivamente alla tregua e alla firma di un accordo di pace tra la Federazione russa e l'Ucraina, la costituzione di una forza multinazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite, subordinata a una deliberazione del Consiglio di sicurezza, al fine di garantire un processo di pace stabile, condiviso ed irreversibile". Il governo in Aula ha dato parere favorevole solo a questa mozione, parere contrario a tutti i documenti dell'opposizione.
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