L'Fbi lo ha seguito negli anni
1950 e 1960, tenendolo sotto osservazione per la pubblicazione
di "materiale osceno". A due anni dalla morte di Hugh Hefner, il
fondatore di Playboy, l'agenzia federale pubblica i documenti
che lo riguardano: 58 pagine molte delle quali censurate. Le
indagini dell'Fbi non hanno portato però ad alcuna
incriminazione. Hefner è troppo "intelligente" per infrangere le
leggi, aveva scritto l'agente dell'Fbi in carica del caso al
direttore dell'Fbi, J. Edgar Hoover.
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