Harvard si ribella e viene punita per la resistenza a Donald Trump: con il presidente che su Truth Social minaccia di revocare le esenzioni fiscali all'ateneo, l'amministrazione ha congelato 2,26 miliardi di dollari di fondi federali come rappresaglia per il rifiuto della più ricca università del mondo di rinunciare alla propria indipendenza cambiando i programmi come chiesto dalla Casa Bianca.
Decidendo che ci sono cose più importanti dei soldi, Harvard ha imparato la lezione di Columbia ma, a differenza dell'ateneo di New York che si è piegato alle richieste di Trump senza peraltro ottenere il ripristino dei finanziamenti, l'ateneo del Massachusetts ha scelto la linea dura.
"Né Harvard né alcuna altra università privata può permettersi di essere occupata dal governo", hanno scritto William Burck e Robert Hur, gli avvocati dell'ateneo scelti forse anche per la loro vicinanza al mondo di Trump. Consigliere per l'etica della Trump Organization, Burck ha rappresentato lo studio legale Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison nel recente patteggiamento con l'amministrazione, mentre Hur nel 2018 ha indagato sulla gestione di documenti top secret da parte dell'allora vicepresidente Joe Biden, da lui definito "un anziano di buone intenzioni e poca memoria".
Respingendo le richieste di Trump in materia di assunzioni, ammissioni e programmi didattici, secondo alcuni osservatori l'ateneo avrebbe infuso energia ad altre università del Paese pronte a capitolare per non incorrere nell'ira del presidente.
Secondo J. Michael Luttig, noto ex giudice stimato dai conservatori, la rivolta potrebbe incoraggiare alla resistenza studi legali, tribunali, media e altri target della Casa Bianca: "E' una decisione enorme. Potrebbe essere la svolta".
L'ex presidente Barack Obama, lui stesso allievo sia di Columbia che di Harvard, ha elogiato la sua alma mater in Massachusetts come un esempio ad altri atenei per aver respinto "un tentativo illegittimo e maldestro di soffocare la libertà accademica". Lo stesso hanno fatto i professori di Yale, l'unica università Ivy League - e l'alma mater del numero due J.D. Vance - finora rimasta immune dai tagli.
Con un endowment al 2024 di 53 miliardi di dollari, Harvard riceve 9 miliardi di fondi federali che l'amministrazione Trump nelle scorse settimane ha messo "sotto revisione". L'ateneo, fondato nel 1636, esisteva da 140 anni quando nacquero gli Stati Uniti. E' il bersaglio di più alto profilo nella campagna di Trump e del suo braccio destro Stephen Miller per smantellare l'ideologia woke dai campus: Trump potrebbe puntare a spingere lo scontro fino ai tribunali dove una battaglia pubblica darebbe alla Casa Bianca una piattaforma ideale per dimostrare che le università sono diventate sinonimo di antisemitismo, elitismo e cancellazione della libertà di parola.
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