"Non è un bene per l'Europa essere il vassallo permanente degli Stati Uniti in termini di sicurezza": lo afferma il vicepresidente Usa, JD Vance, in un'intervista a UnHerd in cui smussa i suoi toni verso l'Europa.
"Amo gli europei. Ho ripetuto più volte che, secondo me, non si può separare la cultura americana da quella europea. Siamo in gran parte il prodotto di filosofie, teologie e, naturalmente, dei modelli migratori provenienti dall'Europa che hanno dato vita agli Stati Uniti d'America".
"Ma la realtà è - è brusco dirlo, ma è anche vero - che l'intera infrastruttura di sicurezza europea, per tutta la mia vita, è stata sovvenzionata dagli Stati Uniti d'America", ha detto Vance. E "la maggior parte delle nazioni europee non ha forze armate in grado di garantire una difesa ragionevole".
È vero, precisa, che "gli inglesi sono un'eccezione ovvia, i francesi sono un'eccezione ovvia, i polacchi sono un'eccezione ovvia. Ma per certi versi, sono le eccezioni che confermano la regola: i leader europei hanno investito in modo radicalmente insufficiente nella sicurezza, e questo deve cambiare", ha concluso il vicepresidente americano.
Sull'Ucraina, Vance ha definito "piuttosto assurdo che Zelensky dica al governo americano, che attualmente tiene insieme tutto il suo governo e lo sforzo bellico, che in qualche modo siamo dalla parte dei russi". Questo tipo di retorica, ha commentato Vance, "non è certamente produttiva".
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