L'esercito israeliano entrerà a Gaza "con tutta la sua forza" nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, affermando che "non vede uno scenario in cui possiamo fermare la guerra".
"Nei prossimi giorni entreremo con tutte le nostre forze per completare l'operazione e sconfiggere Hamas", ha detto Netanyahu durante un incontro con i riservisti che si è svolto ieri. "Non ci sarà alcuna situazione in cui fermeremo la guerra. Un cessate il fuoco temporaneo potrebbe verificarsi, ma andremo fino in fondo", ha aggiunto, secondo una nota dell'ufficio del primo ministro.
'Raid di Israele sull'ospedale europeo a Gaza, obiettivo Mohammed Sinwar'
L'esercito e l'aeronautica israeliani hanno lanciato un attacco di precisione poco fa a Kahn Younis, nel sud di Gaza, sull'ospedale europeo. Secondo indiscrezioni dei media locali l'obiettivo era l'attuale leader di Hamas, Mohammed Sinwar, fratello del defunto capo dell'organizzazione eliminato dall'Idf.
Secondo l'agenzia palestinese Wada, diversi civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nel corso degli attacchi. "Gli aerei da guerra israeliani - riporta un corrispondente - hanno effettuato pesanti bombardamenti intorno all'ospedale, causando vittime civili, tra cui morti e feriti, e altri dispersi. Anche l'ospedale ha subito danni negli attacchi".
Allarme a Tel Aviv per il lancio di un missile dallo Yemen
Suonano le sirene d'allarme a Tel Aviv per un missile lanciato dallo Yemen dalle milizie Houthi. L'esercito israeliano specifica che l'allarme sta risuonando in diverse aree del Paese.
Kallas: 'Inondiamo Gaza di aiuti umanitari contro Hamas'
"Israele dice che gli aiuti umanitari vengono strumentalizzati da Hamas, perché vengono dati a chi è loro vicino, ma allora la risposta è quella d'inondare Gaza di aiuti, in modo che non ci sia un deficit e non possano essere utilizzati come dicono loro". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas alla conferenza sulla democrazia a Copenaghen.
Sulla richiesta dell'Olanda di rivedere l'accordo di associazione Kallas ha dichiarato: "So come finirà, perché conosco le posizioni dei 27. E anche se lo sospendiamo non fermeremo le uccisioni, abbiamo bisogno che gli Usa siano con noi".
Pizzaballa: 'Spero che Trump porti sviluppi positivi per Gaza'
"Mi auguro che la visita in Medio Oriente del presidente Donald Trump possa portare sviluppi positivi e diversi in questo ginepraio, in questa situazione dolorosissima e soprattutto che si possa affrontare con chiarezza e determinazione la situazione a Gaza. Innanzitutto dal punto di vista umanitario: quello a cui assistiamo è inconcepibile. Che si ponga fine a questa guerra che dura da troppo tempo. Servono interlocutori seri, credibili, che sappiano risolvere il problema non con le armi ma con il dialogo politico". Lo ha detto in conferenza stampa il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca cattolico di Gerusalemme.
"Credo che il Medio Oriente, la Terra Santa particolarmente, sia una delle priorità nella lista dei viaggi da fare per il papa. Non abbiamo ancora avuto possibilità di parlarne ma è uno primi argomenti di cui parleremo", ha sottolineato Pizzaballa.
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