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Venezuela, 5 oppositori da un anno nell'ambasciata argentina

Venezuela, 5 oppositori da un anno nell'ambasciata argentina

Hanno lo status di rifugiato ma Maduro non dà il lasciapassare

CARACAS, 20 marzo 2025, 21:21

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Cinque dirigenti dell'opposizione del Venezuela sono dal 20 marzo del 2024 rifugiati nella residenza dell'ambasciata argentina a Caracas ma, dopo avere ottenuto dopo 24 ore lo status di rifugiati da Buenos Aires, sono da un anno di attesa dei loro salvacondotti, che il governo di Nicolás Maduro non accenna a voler concedere.
    "Ci sentiamo abbandonati", ha sottolineato Magalli Meda, braccio destro di María Corina Machado, la leader dell'opposizione, chiedendo alla Chiesa cattolica e al corpo diplomatico accreditato in Venezuela di alzare la voce e di verificare le condizioni di detenzione in questa residenza "trasformata in carcere".
    Nominalmente la sede diplomatica è sotto la custodia del Brasile, dopo che Maduro ha interrotto ogni relazione con l'Argentina nel 2024 e, oltre a Meda, gli altri 4 rifugiati sono Claudia Macero, capo ufficio stampa del partito Vente Venezuela di Machado, Pedro Urruchurtu, responsabile delle relazioni internazionali dello stesso partito e i dirigenti Omar Gonzalez e Humberto Villalobos.
    Si sono rifugiati nell'ambasciata argentina (erano in sei ma il sesto è deceduto poco dopo essere uscito) per sfuggire agli agenti del governo di Maduro, che li cercavano per arrestarli con accuse di terrorismo e tradimento della patria. Era il 20 marzo di un anno fa e, quello stesso giorno, furono catturati altri due dirigenti del partito di Machado, Dignora Hernández e Henry Alviarez, da allora nel carcere dell'Helicoide, la sede dei servizi segreti venezuelani, il Sebin, senza nessuna comunicazione con l'esterno.
    "Dal primo giorno abbiamo sentito questa come una reclusione senza fine, senza visite, senza assistenza medica e poca acqua e cibo. La mancanza di elettricità e dei servizi di base ha trasformato le nostre vite in una lotta costante per la sopravvivenza", ha detto oggi Omar González in un messaggio diffuso sul suo account di X e sui social network di Vente Venezuela.
   

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