Il procuratore generale del
Venezuela, Tarek William Saab, chiede che l'Onu si pronunci
sull'applicazione della legge sui nemici stranieri, utilizzata
da Washington per i rimpatri dei migranti illegali venezuelani.
"L'Onu ne dovrebbe discutere" al più presto. Dove sono l'Alto
commissariato e il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni
Unite?", ha chiesto Saab.
Il governo di Nicolás Maduro chiede l'immediata liberazione
di circa 238 migranti detenuti in un carcere di massima
sicurezza in El Salvador dopo essere stati espulsi dagli Stati
Uniti, e accusati senza processo di appartenere
all'organizzazione criminale venezuelana Tren de Aragua.
Saab chiede che El Salvador accolga la richiesta di habeas
corpus - il diritto di sapere le ragioni dell'arresto e la sua
convalida da parte di un magistrato - a favore dei venezuelani,
presentata la settimana scorsa dagli avvocati assunti
dall'amministrazione di Caracas.
D'altra parte, il ministro dell'Interno, Diosdado Cabello,
afferma che solo uno degli oltre 1.400 migranti espulsi dagli
Stati Uniti è un criminale di peso, membro di una banda
criminale.
Il Venezuela è all'attenzione delle Nazioni Unite per la
repressione scatenata dal governo Maduro contro le opposizioni
all'indomani delle elezioni di luglio. Una vittoria rivendicata
dalle forze chaviste senza tuttavia aver pubblicato le prove,
nonostante le pressioni della comunità internazionale.
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