"Il governo guarda con molta
attenzione al sistema della formazione italiana nel mondo.
L'Italia ha nella cultura, con le sue radici, da offrire molto
al resto del mondo". Lo ha sottolineato Paola Frassinetti,
sottosegretario all'Istruzione, intervendo alla prima Conferenza
delle scuole italiane all'estero.
Le scuole italiane all'estero, 7 statali e 47 paritarie,
"sono molto attrattive non solo per gli italiani ma anche per le
comunità locali", ha ricordato il sottosegretario, sottolineando
che il "nostro sistema di formazione gode di apprezzamento. Così
come la nostra lingua, che invece in patria è un po'
bistrattata, con il bombardametno di termini stranieri a volte
inutili".
Oltre agli aspetti culturali ci sono anche quelli economici.
"I progetti di promozione della lingua italiana nelle scuole
guardano ai giovani, che diventeranno i professionisti del
futuro e saranno gli ambasciatori del saper fare italiano", ha
aggiunto il sottosegretario, secondo cui alcune riforme promosse
da questo governo "ben si inseriscono in questa direzione". Ad
esempio, "la riqualificazione degli istituti tecnici e
professionali" e la creazione del "liceo del Made in Italy".
Tutti luoghi di formazione che possono accelerare la
"transizione scuola-lavoro dando sbocchi in settori
fondamentali" che fanno da traino alla nostra economia, ha
sottolineato Frassinetti.
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