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L'Italia crea una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda

L'Italia crea una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda

Cooperazione lancia un programma per salute materna e infantile

NAIROBI, 29 giugno 2023, 17:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si è svolto a Nairobi, in Kenya, il primo incontro di lancio dell'iniziativa 'Creazione di una rete sanitaria in Kenya, Tanzania e Uganda', finanziata dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics).
    Il programma mira a migliorare la salute materna e infantile in Kenya, Tanzania e Uganda, supportando i sistemi sanitari locali nel raggiungimento di una copertura sanitaria universale.
    L'obiettivo del programma, realizzato con il supporto tecnico del Centro di salute globale della regione Toscana, è quello di mettere in rete 33 strutture sanitarie nei tre Paesi, le quali non solo beneficeranno della donazione di attrezzature mediche moderne, di attività di formazione del personale e di interventi infrastrutturali, ma potranno avvalersi della condivisione di informazioni, buone pratiche ed expertise a livello regionale.
    Nell'ambito del programma verrà anche istituito un servizio di ecografia mobile, come esperienza pilota, con l'obiettivo di consentire l'accesso a questo screening alle donne in gravidanza, nelle zone rurali. Questo consentirà ai tre Paesi di allinearsi progressivamente agli standard raccomandati dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per la gestione della gravidanza e l'avvicinamento al parto. Oltre a ciò, come parte delle attività a carattere regionale, si lavorerà all'introduzione di un sistema di raccolta e interpretazione dei dati delle strutture sanitarie coinvolte, nell'area della salute materno-infantile, in modo da valutare le performance e verificare l'impatto delle attività realizzate.
    Durante i tre giorni di lavori, che sono stati aperti da Giovanni Grandi, titolare di sede dell'ufficio regionale di Aics Nairobi e dalla vice ambasciatrice d'Italia in Kenya, Lorenza Gambacorta, i partecipanti hanno discusso fino a ieri degli obiettivi generali e delle finalità del programma, oltre a scendere nei dettagli delle modalità di implementazione, delle tempistiche e delle risorse da utilizzare.
    Una particolare enfasi è stata riservata alle questioni relative al coordinamento per la creazione della rete regionale, alle strutture di governance del programma e alle attività condivise dai tre Paesi. Tra i partecipanti all'evento, i rappresentanti dell'Aics di Kenya, Tanzania e Uganda, quelli dei ministeri della Salute delle tre nazioni coinvolte (compresa l'isola autonoma di Zanzibar), membri delle organizzazioni della società civile (Osc) che implementeranno i progetti e dei loro partner, oltre allo staff del centro di salute globale di Firenze.
    Nel suo discorso di apertura, Grandi ha sottolineato: "Crediamo che il raggiungimento di un cambiamento sostenibile richieda la collaborazione tra i governi, le organizzazioni della società civile, gli operatori sanitari e le comunità locali. Fin dall'inizio, questo programma è stato progettato a stretto contatto con le autorità locali per rafforzare le infrastrutture sanitarie, garantendo che le cliniche e gli ospedali siano dotati delle strutture necessarie e di personale qualificato per fornire cure materne di qualità".
   

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