I più recenti sviluppi
innovativi nelle tecnologie dell'idrogeno e le strategie di loro
possibile applicazione hanno fatto oggetto di un seminario
organizzato a Singapore dall'Ambasciata d'Italia, in occasione
del Made in Italy Day. Nel corso dell'evento, cui hanno
partecipato circa 80 ricercatori ed esperti, sono stati
illustrati i risultati dei progetti scientifici bilaterali già
in corso nel settore e le possibili sinergie tra aziende
high-tech italiane e singaporeane.
Il seminario, ospitato nella Sala Italia dell'Ambasciata
d'Italia e moderato dall'addetto scientifico Nicola Bianchi, ha
costituito uno degli eventi di punta del programma promozionale
che celebra quest'anno i 60 anni di relazioni diplomatiche tra
Italia e Singapore. Esso è stato animato da interventi di
funzionari di autorità regolatorie, come la Energy Market
Authority di Singapore, di scienziati di università italiane e
singaporeane impegnati in progetti di ricerca sull'idrogeno, e
da rappresentanti di aziende attive nel settore, come Maire
Engineering e RINA, impegnate a rafforzare la propria presenza a
Singapore con soluzioni tecnologiche all'avanguardia e
sostenibili per l'idrogeno.
L'Ambasciatore Dante Brandi ha dichiarato: "Viviamo in un
momento critico della storia, in cui la transizione energetica è
diventata non solo un imperativo ambientale, ma anche una
necessità strategica. Il Green Deal dell'Unione Europea fissa
obiettivi ambiziosi per l'azzeramento delle emissioni nette
entro il 2050, e l'Italia è pienamente impegnata in questo
sforzo. L'idrogeno è un pilastro fondamentale di questa
strategia, soprattutto nei settori con emissioni difficili da
ridurre. Singapore, con la sua Strategia Nazionale per
l'Idrogeno, sta compiendo passi coraggiosi verso la
decarbonizzazione e la diversificazione energetica. Di qui, il
nostro impegno per intensificare la collaborazione bilaterale".
La cooperazione scientifica e tecnologica è cresciuta
significativamente negli ultimi anni. L'Accordo Quadro del 2016,
seguito dal Programma Esecutivo del 2023, ha permesso l'avvio di
10 progetti di ricerca bilaterali, con un finanziamento di quasi
9 milioni di dollari di Singapore, in settori strategici:
dall'intelligenza artificiale e dalle tecnologie quantistiche al
FoodTech e alle terapie oncologiche, e naturalmente
all'idrogeno. In particolare, in quest'ultima tematica,
l'Università di Brescia e l'Università dell'Aquila lavorano in
collaborazione con le prestigiose Università NTU, NUS e l'ente
di ricerca A*STAR su celle combustibili e su nuovi materiali per
elettrocatalizzatori innovativi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA