"Nell'attesa della depenalizzazione
dell'atto medico, estendere lo 'scudo penale' per i
professionisti sanitari, già previsto durante la pandemia di
Covid. E farlo correlandolo all'emergenza dovuta alla carenza di
personale e alla scarsità dei mezzi a disposizione". È quanto
chiede il presidente della Federazione degli Ordini dei medici
(Fnomceo), Filippo Anelli, in una memoria depositata presso le
Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera sul
disegno di legge Milleproroghe.
"Sono 300.000 le cause per presunta colpa medica aperte nei
tribunali, a cui se ne aggiungono circa 35.600 ogni anno. Il 97%
finisce in un'assoluzione o archiviazione, tuttavia hanno gravi
conseguenze sulla vita professionale e privata del medico e sul
servizio sanitario nazionale, ricorda la Fnomceo.
"La mancanza dei medici e le carenze strutturali tolgono
serenità agli operatori che lavorano negli ospedali e sul
territorio nel Servizio sanitario nazionale, incentivando la
cosiddetta medicina difensiva. Serve una legge che, come durante
il Covid, renda non punibili i medici e i professionisti della
salute che ormai operano in un contesto sempre più rischioso",
aggiunge Anelli.
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