Il presidente del Cnel, Renato
Brunetta, ha incontrato i vertici di ProfessionItaliane,
l'associazione che riunisce la quasi totalità degli Ordini
appartenenti alle aree socio-sanitaria, giuridico-economica e
tecnico-scientifica e, recita una nota, ha chiesto il contributo
degli Ordini professionali al progetto "Lavoro, formazione e
studio in carcere", per abbattere la recidiva, un'iniziativa
nata nel quadro dell'accordo interistituzionale sottoscritto con
il ministero della Giustizia lo scorso giugno.
Previsto per il mese di aprile un grande evento nazionale, che
vedrà anche il pieno coinvolgimento delle reti delle
professioni, oltre al mondo delle parti sociali e del terzo
settore. Per Brunetta "la rete delle professioni va tutelata e
salvaguardata. Il Cnel - ha detto - è anche la vostra casa, in
quanto casa dei corpi intermedi. Questa Consiliatura vuole
essere caratterizzata da una virtuosa produzione di atti
legislativi. Siamo pronti ad accogliere le vostre proposte, i
vostri studi, gli ambiti settoriali che rappresentate".
ProfessionItaliane, ha dichiarato il presidente Armando
Zambrano, "ritiene che i corpi intermedi siano chiamati a
svolgere il proprio ruolo con un approccio indipendente, volto a
costruire proposte di sintesi e impegnarsi in una funzione di
composizione di contesti conflittuali e controversi,
nell'elaborazione di documenti e proposte. Nel ringraziare il
Cnel per la disponibilità all'incontro, importante ed utile,
ribadisco la volontà di lavorare per l'interesse generale, come
ha sottolineato Brunetta".
"Il nostro mondo - ha dichiarato il vicepresidente di
ProfessionItaliane Rosario De Luca - è una realtà che
rappresenta quasi 2 milioni e mezzo di professionisti, con
conoscenze e competenze in molteplici campi e un ruolo dall'alto
valore sociale, fondamentale per il Paese. ProfessionItaliane ha
dato la disponibilità al Cnel, anche con i nostri esperti, per
affrontare le sfide del presente e del futuro e favorire la
piena attuazione del programma di consiliatura", termina la
nota.
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