"Il 2 aprile sarà un giorno
cruciale per l'economia mondiale. I dazi saranno il terzo cigno
nero in cinque anni. L'Italia faccia valere il proprio rapporto
privilegiato con gli Stati Uniti". Lo afferma il presidente del
Veneto, Luca Zaia, alla vigilia dell'introduzione della misura
economica annunciata da Donald Trump.
Per Zaia "rischia di non essere il 'giorno della liberazione'
annunciato da Trump, ma il giorno di un nuovo cigno nero, dopo
la pandemia e le guerre in Ucraina e Israele. Sarà un giorno che
resterà nella storia economica e geopolitica del mondo. Ho
voluto approfondire perciò i rischi che correrebbe l'economia
veneta dai dazi americani, e i dati sono impressionanti.
L'Italia ha da sempre un rapporto privilegiato con gli Stati
Uniti: per questo bisogna trovare a breve un accordo, in forza
del legame esistente e oggi politicamente più forte che mai".
Per quanto riguarda in particolare il vino, "una bottiglia
veneta su 5 vendute all'estero - ricorda Zaia - è acquistata da
partner commerciali statunitensi. In un contesto del genere, si
comprende facilmente quale effetto disastroso possano avere dei
dazi del 20% sul fatturato delle aziende venete e italiane,
perché l'export verso gli Usa vale al nostro Paese quasi 65
miliardi".
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