"Le politiche di miglioramento del Servizio Sanitario Nazionale non possono essere trattate con accostamenti approssimativi e fuorvianti a tematiche di politica estera e difesa. Queste strumentalizzazioni non solo sono prive di fondamento, ma rischiano di disorientare i cittadini, distogliendo l'attenzione dalle concrete azioni che il Ministero della Salute sta realizzando per il riordino e il rafforzamento del nostro sistema sanitario". Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, al question time alla Camera, risponde ad Andrea Quartini (M5S), che aveva chiesto chiarimenti "sulle iniziative volte a scongiurare la distrazione di risorse finanziarie destinate alla tutela della salute e alle prestazioni sociali per investimenti in ambito militare".
Il Governo, assicura Schillaci, "sta affrontando con serietà e responsabilità tutte le sfide attuali, con una visione integrata che tiene conto delle diverse esigenze della Nazione, senza 'dirottamenti' di risorse da un settore all'altro". A sostegno delle sue affermazioni, il ministro cita alcuni dati: "nell'ultimo decennio, il Fondo sanitario nazionale ha registrato un progressivo aumento, con le sole eccezioni degli anni 2013 e 2015. Particolarmente significativo è stato l'incremento per il 2024, con oltre 5 miliardi di euro in più rispetto all'anno precedente. Rispetto al 2020, nel 2025 avremo 16 miliardi di euro in più e nel 2026 ben 20 miliardi in più destinati alla sanità".
A questi stanziamenti ordinari, continua Schillaci, "si aggiungono interventi straordinari; ricordo il contributo di oltre 1mld di euro erogato nel 2023 per sostenere il Ssn a fronte dei minori ricavi derivanti dal piano dello scostamento sui tetti di spesa per dispositivi medici. Il Piano Strutturale di Bilancio 2025-2029 - conclude - delinea inoltre una strategia articolata che prevede: potenziamento degli strumenti di monitoraggio della spesa; sviluppo degli strumenti per l'assistenza e la non autosufficienza, migliorando la vigilanza dei fondi sanitari e introducendo misure per l'assistenza di lungo periodo; una programmazione mirata delle assunzioni di personale sanitario, con particolare attenzione alle specializzazioni attualmente carenti; il rafforzamento dell'assistenza territoriale e dell'edilizia sanitaria.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA