Scettici parecchio sull'animo "volenteroso" di Emmanuel Macron. E contrari all'Ue di Ursula von der Leyen. Il segretario della Lega Matteo Salvini e la leader del Rassemblement national Marine Le Pen hanno saldato l'alleanza con un doppio attacco congiunto, in una giornata romana iniziata in piazza San Pietro per la Regina Coeli di Leone XIV. La preghiera ha dato modo ai due leader sovranisti di apprezzare "il messaggio di pace" del nuovo Pontefice.
Perché un filo tiene insieme la guerra in Ucraina con le critiche che Le Pen e Salvini muovono all'azione dei leader e alla commissione europea che, è la convinzione di Le Pen, "sfrutta con cinismo abietto ogni crisi per privare le nazioni sovrane di ulteriori poteri".
Nulla contro l'Ue, perché "deve continuare a vivere", però "il suo futuro va disegnato - ha spiegato la leader del Fn - spingendo sulla sovranità e le identità degli Stati". Il Papa non ha parlato di questo. Ha parlato di pace. Ma "si è rivolto ai potenti del mondo - è stata la lettura di Salvini - e c'è l'impressione, spero sbagliata, che a Parigi, Berlino, Bruxelles ci sia qualcuno a cui convenga che la guerra continui". Parigi e Berlino, cioè il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, che pure sono stati fra i protagonisti della riunione dei volenterosi dei giorni scorsi a Kiev, con la premier Giorgia Meloni video-collegata: un vertice organizzato per cercare una via di pace in Ucraina.
"Non è la prima volta che Macron cerca soluzioni ma sempre senza successo - ha rincarato Le Pen - Non dobbiamo lasciare solo a Trump e Putin il compito di cercare la pace. Credo che anche la Francia abbia un ruolo, ma mi chiedo se Macron voglia veramente la pace. Pare che voglia preparare la guerra, c'è ambiguità nel suo comportamento". Nel pomeriggio, Le Pen è stata ospite d'onore alla scuola politica della Lega, a Roma. La "lezione" è stata preceduta da una conferenza stampa a due. Per dare anche l'immagine visiva di una complicità politica. "Ci siamo trovati stamattina per discutere del futuro dell'Europa, del rilancio delle istituzioni europee - ha raccontato Salvini - Le Pen ha tutto il nostro sostegno per affrontare da vincitrice le elezioni presidenziali del 2027", malgrado la condanna all'ineleggibilità. "Pensavo che il sistema giudiziario italiano fosse dei peggiori - ha detto Salvini sarcastico - ma in Francia dopo una condanna primo grado sei già sotto la sanzione". Poi un elogio che, da vicepremier della prima presidente del consiglio italiana, ha fatto tremare qualche polso: Le Pen, ha detto Salvini, "è una delle donne più importanti del continente".
Ma la leader del Fn ha avuto solo buone parole per la premier: "Spero ci potranno essere occasioni di collaborazione con Giorgia Meloni". E poi di nuovo, la stoccata di Salvini all'Ue, a Parigi, Berlino... "Siamo a favore di un aumento di spesa per la difesa nazionale, per carabinieri, poliziotti, sistemi di controllo, intelligenza artificiale - ha detto il segretario della Lega -. Altro paio di maniche è fare debito degli italiani per andare a comprare tre carri armati in Germania e due sommergibili in un altro paese europeo. Assolutamente no.
L'Italia ha il dovere di difendersi e l'Europa di difendere i confini. L'emergenza è un'invasione clandestina che stiamo affrontando da soli perché l'Europa se n'è fregata". Poi l'affondo finale di Le Pen a von der Leyen: "Nelle derive della von der Leyen, incoraggiate da Francia e Germania, vedo un peggioramento del destino riservato al principio della sovranità nazionale". Ma "noi patrioti dell'Europa, uniti, rifaremo dell'Europa una terra di progresso e la renderemo ancora una volta terra di ragione e ambizione, porteremo avanti e guideremo l'impresa di ripristinare l'orgoglio e la sovranità nazionale nel mondo. Questa è la missione della nostra generazione e oggi è a portata di mano".
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