Migliaia di fedeli che già dalle prime ore del mattino hanno raggiunto San Pietro per assistere al primo Regina Caeli di Papa Leone XIV e il Giubileo delle Bande che ha chiamato a raccolta circa sessantamila partecipanti. Ancora un test sicurezza per Roma dopo i funerali di Papa Francesco e la fumata bianca di giovedì pomeriggio quando, in meno di un'ora, oltre centocinquantamila persone si sono riversate nell'area del Vaticano per vedere affacciarsi dalla Loggia delle benedizioni il nuovo pontefice.
Le misure di sicurezza oggi erano altissime intorno a San Pietro per la prima cerimonia ufficiale pubblica dopo l'elezione dello statunitense Robert Francis Prevost. Le bonifiche sono scattate all'alba per garantire che tutto si svolgesse senza criticità. I circa centomila fedeli che hanno raggiunto stamattina San Pietro hanno superato un doppio step di controlli: prima ai più esterni varchi di pre-filtraggio e poi ai check-point provvisti di metal detector.
E ora la macchina della sicurezza è già al lavoro sul prossimo delicato appuntamento: la messa di inizio pontificato di domenica prossima che richiamerà sul sagrato di San Pietro ancora una volta capi di Stato e di governo. Una cerimonia per cui si attendono fino a duecentocinquantamila fedeli e numerose delegazioni straniere. Potrebbe essere presente anche il vicepresidente americano JD Vance e non si escluderebbe neanche la partecipazione del leader ucraino Volodymyr Zelensky, che è stato a San Pietro già in occasione delle esequie di Bergoglio.Per mettere a punto il dispositivo di sicurezza il prefetto Lamberto Giannini ha convocato una nuova riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza martedì, quando si dovrebbero avere già le prime conferme sulla partecipazione delle autorità estere. Le misure per domenica saranno imponenti: in campo ci saranno oltre cinquemila uomini e donne delle forze dell'ordine, personale specializzato per le scorte delle delegazioni straniere, dispositivi anti-drone, tiratori scelti, cinofili, artificieri, duemila volontari e 500 steward.
Una cerimonia alla quale si attendono si attendono "cifre in linea" con i 250mila fedeli che riempirono piazza San Pietro in occasione dell'ultimo saluto a Papa Francesco. "Ripeteremo il dispositivo di sicurezza delle esequie" ha spiegato nei giorni scorsi il prefetto Giannini. Sotto la lente non soltanto l'area del Vaticano ma anche le altre basiliche giubilari, gli scali aeroportuali, ferroviari, le principali stazioni metro della città e le direttrici d'afflusso dei fedeli.
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