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Fenerbahce gioca con l'U19, il club: 'E' un atto di ribellione'

Fenerbahce gioca con l'U19, il club: 'E' un atto di ribellione'

'E' solo primo passo, per i principi e valori in cui crediamo'

ROMA, 08 aprile 2024, 19:22

Redazione ANSA

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Fenerbahce gioca con l 'U19, il club  'atto ribellione ' © ANSA/EPA

Una finale di Supercoppa turca molto particolare, che ha ricordato quanto avvenne in Italia nella stagione 1960-'61 quando per protesta contro la federazione per una decisione della Caf, l'Inter decise di schierare la squadra Primavera contro la Juventus, che si impose 9-1 con 6 reti di Omar Sivori, nel giorno dell'esordio in nerazzurro di Sandro Mazzola e dell'ultima partita della carriera di Giampiero Boniperti.

A Istanbul non è andata esattamente così, perché la finale-derby fra Galatasaray e Fenerbahce è durata un paio di minuti. Poi il 'Fener', che aveva mandato in campo la sua formazione Under 19, ha ritirato i suoi giocatori dal campo, sull'1-0 per il 'Gala' che al primo minuto di gioco era già andato a rete, con Mauro Icardi.

Tutto ciò è stato il frutto di una protesta, peraltro annunciata, da parte dei gialloblù nei confronti della federazione e di un sistema calcio da cui si sentono danneggiati, viste anche le blande sanzioni per l'invasione di campo e l'aggressione dello scorso 17 marzo, quando i tifosi del Trabzonspor avevano dato inizio a una caccia all'uomo, ovvero ai giocatori del Fenerbahce.

Così il club di Istanbul aveva chiesto il rinvio della finale di Supercoppa contro i 'cugini' del Galatasaray, per permettere a Dzeko e compagni (unica formazione turca rimasta in Europa) di prepararsi al meglio alla sfida dei quarti di finale di Conference League contro l'Olympiacos, e a che a dirigerla fosse un arbitro straniero. Ma le richieste erano state respinte dalla federazione e quindi è scattata la protesta, dopo la minaccia di autocancellazione dal campionato.

Ora il Fenerbahce ha rincarato la dose con una nota al veleno diretta alle autorità calcistiche del paese, che assieme all'Italia organizzerà gli Europei del 2032. "Il club ha fatto questo - si legge nel comunicato diffuso per spiegare il boicottaggio - per i principi e i valori in cui crede e perché è arrivato al punto di ribellarsi alle ingiustizie subite, all'uso di due pesi e due misure, a chi ci deruba del nostro lavoro. Questo è solo il primo passo concreto. Come più grande club sportivo del mondo, continueremo a resistere oggi e in futuro come abbiamo fatto ieri. Il calcio turco ha bisogno di essere resettato adesso, va ricostruito. In Turchia abbiamo il personale qualificato per farlo. Spero che la nostra ribellione e le nostre azioni inneschino il processo di pulizia che deve essere intrapreso". 
   

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