Germania-Italia 3-3, ma stavolta il pieno di emozioni e suspence non è a lieto fine. Anzi, nel pari di una partita dai due volti brucia di piu', per gli azzurri, il primo tempo da incubo nel quale l'Italia di Spalletti è travolta da una Germania feroce nel gioco e nello sfruttamento delle disattenzioni azzurre. Il pari finale (dopo il 3-0 della prima frazione) lancia i tedeschi alla final four di Nations League e spinge gli azzurri al girone a cinque di qualificazione ai Mondiali, dove c'e' la Norvegia. Con l'Italia del primo tempo, sara' durissima. Spalletti si aggrappa alla reazione della squadra nella ripresa e alle recriminazioni per un rigore dato e poi revocato al Var che avrebbe riproposto un risultato da Atzeca. Spicca pero' soprattutto il secondo gol subito dagli azzurri: un'incredibile scena, e non solo perche' arriva ancora una volta da angolo. Musiala infila la porta vuota degli azzurri servito dalla bandierina, mentre Donnarumma protesta con tutti i suoi compagni.
Per preoccuparsi di Haaland, prossimo avversario sulla via del Mondiale, Spalletti avra' tempo. Ora i pensieri sono quelli di una serata dal doppio volto: 45' di totale dominio avversario, un secondo tempo di reazione, e comunque tanti, troppi errori. Dopo l'1-2 del Meazza, il ct aveva scelto Daniel Maldini, all'esordio da titolare azzurro, al fianco di Kean. A centrocampo Ricci sostituisce Rovella, piazzandosi di fronte a una difesa a tre che si aggrappa ai centimetri di Buongiorno e Gatti per arginare lo strapotere fisico tedesco. Di Lorenzo avanza sulla linea di centrocampo. Dall'altra parte, Nagelsmann conferma da subito Kleindienst, il centravanti subentrato a Milano per sbloccare la serata, e in difesa passa da una linea a 4 a una a 3,con Mittelstadt esterno di centrocampo.
La partenza svela già l'impronta della partita: la Germania pressa ferocemente gli azzurri in uscita, le palle recuperate sono un'infinità, una volta tra i piedi dei tedeschi il palleggio di prima è veloce e fa girare la testa all'Italia.
Solo due minuti e Goretzka su una combinazione rapida scarica da fuori area, al lato. Al 4' l'Italia si affaccia in attacco con un lancio che pesca Di Lorenzo, sul suo cross Tah anticipa Kean rischiando l'autogol. E un'illusione.
La Germania soffoca ogni iniziativa azzurra, Tonali e Ricci spariscono, Musiala ci prova al 16' su palla persa ma e' murato.
Dieci minuti piu' tardi il sinistro di Sanè - dopo 33 tocchi di prima dei compagni - è bloccato a terra. La squadra di Nagelsmann domina il campo, e al 29' arriva l'episodio che fa crollare la diga azzurra. Ripartenza tedesca, Goretzka lancia in area Kleindienst, trattenuto da Buongiorno fino al rigore fischiato da Marciniak: dal dischetto Kimmich batte Donnarumma.
L'1-0 non provoca la reazione azzurra e fomenta i tedeschi, fino all'incredibile minuto 36: ancora Kleindienst di testa impegna Donnarumma per il volo all'incrocio, sul calcio d'angolo tutti gli azzurri si fermano ad ascoltare i rimproveri del portiere-capitano e Kimmich batte rapido pescando Musiala solo davanti alla porta vuota. E' un 2-0 che sa di umiliazione. Al quale si aggiunge il terzo gol allo scadere, ancora di Kleindienst, ancora di testa. L'Italia e' un pugile al tappeto.
Spalletti prova a darle i sali con Politano (per Gatti) e Frattesi (per Maldini), la difesa passa a 4. Frattesi ha subito una buona palla, al 5' arriva il gol di Kean che sfrutta un'ingenuita' della difesa tedesca e scarica dal limite il sinistro, per il 3-1. La Germania si può permettere una pausa (ma Mittelstadt al 10' entra in area e impegna a terra Donnarumma), e forse pecca di presunzione visti i cambi (fuori Sane', Goretzka e poi anche Musiala). Attorno al 20' Politano ha un'altra occasione in area, Tah lo mura sottoporta provocando inutili proteste azzurre per un mani che non c'e'. E' la premessa del secondo gol di Kean, che arriva al 24': a servirlo il subentrato Raspadori, in area il 9 azzurro brucia Tah sul tempo e fa il 3-2. La partita potrebbe girare al 28', quando Di Lorenzo crolla in area per un intervento di Schlottenberg: Marciniak fischia il rigore, poi richiamato dalla sala Var va al video e ci ripensa. Al 35' Donnarumma toglie dalla porta la punizione rasoterra che Kimmich batte dal limite, Zaccagni e Lucca entrano per l'assalto finale e la consolazione, inutile, del 3-3 arriva al 4 di recupero, con un rigore trasformato da Raspadori.
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