"I Giochi olimpici e i valori che
rappresentano sono durati per millenni. Come custodi, è nostro
dovere unirci attorno a questi valori". Così il presidente del
Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, ha cominciato il
suo discorso aprendo la 144/a sessione a Olimpia, rendendo
omaggio alla storia olimpica e al suo legame con la pace, ed
esprimendo fiducia per il futuro, anche se, ha sottolineato, "il
corso della storia umana ci ricorda la loro fragilità".
Bach ha ricordato ai membri del Cio che gli antichi Giochi
Olimpici erano già costruiti su valori, come esemplificato dalla
tradizione della tregua olimpica, l'ekecheiria: "Questa sacra
tregua consentiva la partecipazione di tutti gli atleti e
spettatori delle città-stato greche. Già allora, c'era questo
legame inscindibile tra i Giochi Olimpici e la pace", un
concetto ripreso solo alla fine dell'Ottocento dal barone Pierre
de Coubertin, considerato il creatore dei Giochi moderni,
"quando l'idea di promuovere la pace attraverso lo sport era in
netto contrasto con lo spirito prevalente".
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