Non si esclude l'ipotesi dolosa
nelle primissime valutazioni sull'incendio che nella notte tra
mercoledì e giovedì ha interessato l'Ortomercato di Milano, e
che ha provocato ingenti danni ma per fortuna senza coinvolgere
persone e senza creare timori per la salute pubblica. Al lavoro
sul caso ci sono i tecnici del Comando provinciale dei Vigili
del fuoco di Milano e i Carabinieri, che hanno in carico le
indagini. L'incendio ha riguardato tre capannoni, di cui sono
crollati parzialmente i tetti.
L'allarme, pochi minuti prima dell'una è stato dato da alcuni
operai e addetti, che si trovavano proprio nell'area di
stoccaggio di un'azienda privata, al lavoro su alcuni bancali
con un muletto. Il punto, però, non vedrebbe la presenza di
bombole, impianti elettrici o altro che abbia potuto creare un
innesco. Le ipotesi più probabili al vaglio degli investigatori,
quindi, sono l'atto doloso o una grave imperizia da parte di
qualcuno. Maggiore chiarezza potrà forse arrivare dall'impianto
di videosorveglianza della società di gestione, la Sogemi, le
cui immagini verranno acquisite dai Carabinieri. Al vaglio anche
eventuali pregressi episodi all'Ortomercato, come dispetti e
piccoli vandalismi tra società e famiglie di lavoranti, che però
non hanno mai generato fatti eclatanti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA